La corretta conservazione degli alimenti è indispensabile per una sana alimentazione quotidiana perché permette di rallentare i processi di alterazione a cui vanno incontro gli alimenti sia per effetto del tempo che dell’ambiente esterno mantenendone inalterate le proprietà nutritive. Di seguito ti indichiamo alcuni metodi di conservazione:
Refrigerazione.
La refrigerazione è il metodo più diffuso per conservare a breve termine ogni tipo di alimento deperibile e consente il mantenimento delle caratteristiche organolettiche e di quelle igienicosanitarie di partenza.
Congelamento.
È un metodo diffuso per garantire una conservazione del prodotto molto prolungata. Il congelamento come la surgelazione provocano il blocco di tutte le reazioni metaboliche. Unico difetto del congelamento è la parziale perdita delle sostanze nutritive al momento dello scongelamento.
Surgelazione.
Si differenzia dal congelamento per le modalità di applicazione del freddo (in meno di 4 ore si raggiunge una temperatura al cuore del prodotto di –18°C) mantiene maggiormente il valore nutritivo ed i caratteri organolettici dei prodotti naturali.
Conservazione sott’olio.
Prima di venire coperte d’olio, le verdure sono scottate in acqua e sale o acqua e aceto o acqua e limone. A volte vengono cotte in olio e aceto. È necessario sempre sbollentare le verdure con soluzioni alle giuste dosi: ¾ d’aceto e ¼ d’acqua o 3 limoni per un litro d’acqua, aggiungere alle soluzioni anche il sale che gioca un ruolo importante nella conservazione; i tempi di cottura variano a seconda del tipo di verdura che s’intende usare. Gli aromi si aggiungono o nella fase preparatoria o nei vasi o in entrambe le fasi di lavorazione. Una volta preparate le verdure si ricoprono con olio che viene in parte assorbito, occorre rabboccarlo dopo 10-15 giorni. L’olio, deve essere di prima qualità.
Conservazione delle verdure sott’aceto.
Le verdure contengono molta acqua, per cui è necessario eliminarla tramite salagione o facendole bollire con aceto.
L’aceto deve avere un grado di acidità almeno del 7%. Più le verdure sono acquose, maggiore deve essere il grado di acidità. Le verdure da conservare sott’aceto devono essere fresche e mature al punto giusto. Anche i materiali utilizzati per la preparazione e la conservazione sono importanti: per la cottura in acqua e aceto sono da preferire casseruole in acciaio inox o pirex.
Esistono in commercio gli appositi vasi per le conserve con i tappi a chiusura ermetica.
Le Marmellate.
Tutta la frutta deve essere ben pulita, sbucciata secondo i casi, snocciolata e liberata dai torsoli, dai piccioli, tagliata a pezzi se è grossa (come mele, pesche, ecc.) oppure lasciata intera. Dopo queste operazioni preliminari deve essere disposta in grandi terrine (che si pesano in precedenza per poter stabilire il peso netto della frutta) e unirvi l’esatta proporzione di zucchero, la si può trasferire subito nella pentola, oppure lasciarla macerare, secondo la necessità. La dose dello zucchero è molto importante e deve essere rigorosamente mantenuta. In genere con i frutti un po’ aspri o acquosi come le arance lo zucchero avrà lo stesso peso della frutta, negli altri casi sarà leggermente inferiore: 750 grammi per ogni chilo. La cottura va fatta a fiamma vivace per circa 30 minuti.
Il processo di sterilizzazione è indispensabile per garantire una lunga e perfetta conservazione della frutta e delle verdure, per evitare che si formino all’interno dei vasi fermenti o muffe. Innanzitutto è necessario riempire la pentola d’acqua in modo da sommergere completamente i vasi, oltrepassandoli di almeno cinque centimetri.
Il tempo di sterilizzazione va calcolato dal momento in cui l’acqua comincia a bollire e varia a seconda del tipo di frutta ed esempio: albicocche 40 minuti; lamponi 10 minuti; fragole 10 minuti; pesche 40 minuti.
La verdura, invece, richiede tempi più lunghi e peralcuni prodotti anche ripetuti nei giorni successivi: asparagi, un’ora; fagioli, un’ora al primo giorno, un’ora e mezza dopo il secondo giorno; melanzane, un’ora il primo giorno, un’ora e mezza dopo tre giorni; pomodori, 45 minuti.
A sterilizzazione ultimata, lasciate raffreddare l’acqua prima di togliere i vasi dalla pentola.
Conservateli quindi in luogo fresco e buio.
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