Ingredienti: per 3 persone
6 uova
250 g di spinaci
60 g di burro
50 g di besciamella
20 g di grana grattugiato
sale
L’uovo è sempre stato l’emblema di vita nuova, la metafora della rinascita dei corpi e della natura. Già gli Egiziani allevavano i polli e a avevano inventato un sistema di incubazione artificiale delle uova, come testimonia lo storico greco Diodoro Siculo nella narrazione di un suo viaggio in Egitto e Varrone, nella sua opera “Rerum rusticarum libri”. I Cartaginesi mangiavano uova di struzzo, i Greci uova di gallina, tant’è che il medico greco Galeno affermava che nella dieta di una persona anziana non dovevano mai mancare le uova.
carajo
Preparazione:
- Sgusciate le uova e tuffatele in una casseruola con abbondante acqua leggermente salata, la cui temperatura sia ben calda ma non ancora bollente.
- Lasciatele rapprendere per 2 o 3 minuti a fiamma dolce, avendo cura che l’acqua non prenda bollore durante la cottura.
- Lessate gli spinaci in poca acqua salata bollente, quindi scolateli, strizzateli e sminuzzateli grossolanamente.
- Fateli rosolare in una padella antiaderente con la metà del burro.
- Formate sui piatti individuali un letto di spinaci, velateli con la besciamella calda e disponete in superficie le uova affogate, spolverizzando il tutto con il grana grattugiato.
- Fondete il restante burro in un pentolino e irroratevi uova e spinaci.
- Gratinate velocemente i piatti sotto il grill del forno ben caldo e servite subito in tavola.
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