Ingredienti: per 6 persone
4 code di astice piccole già cotte
50 g di acetosa
3 arance
olio extravergine di oliva
saleL’astice è diffuso maggiormente nell’Oceano Atlantico, dove vive la varietà denominata Homarus americanus, la varietà Homarus gammarus si trova invece nel mar Mediterraneo; le due varietà sono simili, ma quella europea viene considerata di maggior pregio. Gli astici vengono pescati con le reti a strascico oppure con l’utilizzo di molluschi che fungono da esca.
L’astice è un cibo molto costoso che è possibile acquistare sia vivo che surgelato; ha una composizione nutritiva simile a quella dell’aragosta, ma ha un costo inferiore (a volte viene servito da ristoratori poco seri come aragosta).
Preparazione: 15’
- Con le forbici tagliate il carapace degli astici nella parte ventrale e liberate le code, quindi privatele del filo intestinale che le percorre in lunghezza.
- Lavate con cura l’acetosa, asciugatela e raccoglietela in una terrina; se non riuscite a reperirla acquistate mezzo mazzetto di agretto (barba di frate), dotato anch’esso di una piacevole nota acidula.
- Eliminate le radici, sciacquatelo più volte sino a quando l’acqua risulterà completamente trasparente, quindi cuocetelo in acqua bollente salata per circa 5 minuti, infine scolatelo, raffreddatelo in acqua fredda, sgocciolatelo e asciugatelo.
- Spremete metà arancia, filtrate il succo ottenuto, raccoglietelo in una ciotola, stemperatevi il sale e, sbattendo con una forchetta per emulsionarlo, versate a filo 5 cucchiai di olio.
- Aggiungete alcune foglie di acetosa e passate al mixer.
- Condite l’acetosa rimasta con 1 cucchiaio della salsa ottenuta.
- Tagliate le restanti arance a spicchi.
- Riducete la coda degli astici a grossi pezzi; distribuite l’acetosa nei piatti singoli e disponetevi sopra gli astici, guarnite con spicchi di arancia.
- Versate sui crostacei un filo di salsa e servite la rimanente a parte.
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