Ingredienti: per 4-6 persone
2 calamari
1 peperone rosso allungato
1 pomodoro cuor di bue (costoluto)
1/2 cucchiaio di salsa di soia
olio extravergine di oliva
rosmarino per guarnire
Il calamaro ha carni buone, delicate e gustose. Importante è prestare attenzione al tempo e tipo di cottura per evitare che risulti poco tenero. Il calamaro si presta a numerose ricette. Uno dei piatti più classici è la frittura di pesce, in cui il calamaro, tagliato ad anelli, è impanato e fritto insieme ai gamberetti e alla paranza. Ottimi in umido con piselli, i calamari sono spesso farciti e cotti al forno o in padella, con ripieni di verdura, pesce e anche carne.
Preparazione: 20’ + 5’ di cottura
- Lavate i calamari, svuotateli, eliminate la penna di cartilagine trasparente, ossia il gladio, la pinna caudale, la pelle che ricopre la sacca, gli occhi e il becco; tagliate la sacca ad anelli e separate i tentacoli.
- Lavate il peperone, apritelo ed eliminate il picciolo e le membrane bianche interne; quindi tagliatelo ad anelli; lavate il pomodoro, dividetelo a quarti, eliminate i semi e tagliate la polpa a pezzi.
- Fate cuocere i calamari al vapore: mettete 3 dita di acqua nella casseruola a bordi alti sopra cui disporrete la griglia, portate a ebollizione, disponete i calamari sulla griglia e fateli cuocere per circa 5 minuti o sino a quando saranno cotti, girandoli una volta.
- Versate la salsa di soia in una insalatiera e unite 1 cucchiaio di olio a filo sbattendo con una forchetta in modo da emulsionarli.
- Raccogliete calamari, peperone e pomodoro nella insalatiera, mescolate, quindi distribuite la preparazione in terrine monoporzione.
- Guarnite con il rosmarino e servite.
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Apprezzato fin dall\'antichità, il calamaro fu un ingrediente ampiamente sfruttato nell\'Antica Grecia. Il calamaro gigante è invece da sempre il protagonista di storie e racconti mitici: uno dei primi autori a parlarne fu Plinio, che lo descrisse come una mostruosità dai “tentacoli non più corti di dieci metri” e dalla “testa grande come 15 anfore romane messe insieme”.
RispondiEliminaSecondo credenze antiche, sognare il calamaro (insieme al polpo, la seppia ed il totano) aveva significato di spossatezza, in quanto privo di una struttura scheletrica.