Ingredienti: per 11-15 persone
1 tacchino di circa 7 chili
sale kosher
erbe o spezie
burro
Il Thanksgiving, per noi, è solo una festa da film americano. O da tradizione esotica.
La ricetta originale appartiene però alla cuoca Judy Rodgers, che lo preparava allo Zuni cafè. Parsons decise di provare a cucinare, con lo stesso sistema, un tacchino. Il risultato? Fragrante, morbido e croccante, come mai avreste immaginato.
Preparazione: 30’ + 3 ore e 30’ di cottura
- Preparazione: lavate il tacchino dentro e fuori, e tamponatelo.
- Prendete tre cucchiaini di sale e aggiungete erbe e spezie a piacimento (va benissimo la paprika affumicata , buccia di arancia e timo.
- Oppure buccia di limone e rosmarino).
- Mescolate tutto con il sale e tritate nel food processor. O, come ho fatto io, nel mortaio.
- Massaggiate la parte interna del tacchino con il sale.
- Giratelo e massaggiate il sale sulle ali e sul petto.
- Se vi serve, usate anche altro sale.
- Non troppo, però, mi raccomando.
- Mettete il tacchino in una busta di plastica, tirate fuori l’aria e chiudete.
- Mettetelo nel frigo.
- Lasciatelo per tre giorni.
- Aggiungete ogni giorno del sale e massaggiatelo.
- Il tacchino, per intenderci, va curato.
- Il giorno in cui dovete cucinarlo va tolto dal frigo e lasciato in una stanza a temperatura ambiente per almeno 1 ora.
- Preriscaldate il forno a 230 gradi.
- Tamponate ancora una volta il tacchino e conditelo con il burro.
- Mettetelo in una pirofila e inseritelo nel forno.
- Dopo 30 minuti, togliete la pirofila e girate il tacchino (è più facile farlo con le mani, usando un canovaccio).
- Riducete la temperatura interna del tacchino (usate un termometro) a 170 gradi, inserite di nuovo il tacchino nel forno e arrostitelo per altre 2 ore e mezzo.
- A quel punto toglietelo dal forno e trasferitelo in un piatto da portata.
- Lasciatelo riposare 30 minuti perché i sughi si ridistribuiscano nella carne.
- Affettate e servite.
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