Il vino della Lunigiana ha ottenuto la I.G.T. "Val di Magra" il 9 Ottobre 1995. La storia di questo vino è assai recente e l'I.G.T. è il conoscimento della qualità raggiunta grazie all' impegno dei viticoltori locali.
La I.G.T. " Val di Magra" comprende quasi tutta la Lunigiana, da Pontremoli, ad Aulla, ad esclusione dei comuni di Zeri e Comano.
Da segnalare inoltre il Colli di Luni la cui D.O.C. è stata concessa nel 1990.
Nella zona di Luni furono gli Etruschi a coltivare i vigneti per primi, poi lasciati alle cure dei Romani che nei pressi dei loro celebri insediamenti producevano il Lunense.
La collocazione geografica della produzione del D.O.C. Colli di Luni si trova a cavallo fra la regione Liguria e la Toscana. La D.O.C. "Colli di Luni" comprende i tre comuni di Fosdinovo, Aulla e Podenzana nella provincia di Massa-Carrara, e ben quattordici comuni nella provincia di La Spezia.
Di seguito descriviamo distintamente i vitigni utilizzati per il D.O.C. Colli di Luni e l'I.G.T. Val di Magra.
I vitigni del D.O.C. Colli di Luni
L'uvaggio richiesto per il vino Vermentino è (90%) e altri vitigni autorizzati e raccomandati fino ad un massimo del 10%;
per il vino Bianco: Vermentino (minimo 35%) Trebbiano toscano (25-40%) altri vitigni a bacca bianca, raccomandati o autorizzati fino ad un massimo del 30%;
per il tipo Rosso: Sangiovese (60-70%), Canaiolo e/o Pollera nero e/o Ciliegiolo (almeno il 15%), altri vitigni a bacca nera, raccomandati o autorizzati fino al 25%, con un limite del 10% per il Cabernet.
Caratteristiche organolettiche:
Colli di Luni Vermentino: colore paglierino più o meno intenso; profumo caratteristico, fruttato,
intenso; sapore asciutto, armonico, delicatamente mandorlato. Gradazione minima 11,5°.
Colli di Luni Bianco: colore giallo paglierino; profumo delicatamente gradevole; sapore asciutto, armonico, caratteristico. Gradazione minima 11°.
Colli di Luni Rosso: colore rosso rubino più o meno intenso, tendente al granato con l'invecchiamento; profumo delicato, vinoso; sapore asciutto, fine e armonico. Gradazione minima 11,5°.
Abbinamenti gastronomici consigliati:
Il Colli di Luni Vermentino è particolarmente indicato per i crostacei, minestre, antiparti di pesce, primi piatti a base di pesce e fritto misto di mare.
Il D.O.C. Bianco è indicato per tutti i piatti della cucina ligure, antipasti leggeri, minestre e paste al pesto, la mesciua, il baccalà alla vicentina.
Il Rosso è più indicato per una cucina toscana, in particolare minestroni, carni bianche e rosse, grigliate, formaggi semiduri e stagionati.
I vitigni del Val di Magra I.G.T.
I vitigni previsti per la produzione del "Val di Magra" Bianco sono: Durella, Albarola, Trebbiano,e Fermentino;
per il "Val di Magra" Rosso: Pollera, Ciliegiolo, Groppello e Merlot.
per il"Val di Magra" Rosato: Pollera, Ciliegiolo e Merlot.
Caratteristiche organolettiche:
Val di Magra Bianco: colore giallo paglierino più o meno intenso. Odore delicato, leggermente
aromatico e caratteristico. Sapore secco e pieno.
Val di Magra Rosso: colore rosso rubino di buona intensità. Odore intenso e caratteristico. Sapore
fresco, armonico e rotondo.
Val di Magra Rosato: colore rosso rubino brillante. Odore intenso, caratteristico e leggermente fruttato. Sapore: secco.
Abbinamenti gastronomici consigliati:
Il Val di Magra Bianco va bene con antipasti freddi, minestre di verdure, gnocchi di patate, testaroli al pesto, torte d'erbette e zuppe di pesce.
Il Rosso, si abbina bene con antipasti di terra, salumi, testaroli al ragù, spiedini di agnello e pollo arrosto.
Il Rosato va bene con melanzane alla parmigiana, pasta ripiena, formaggi semiduri.
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I sapori delicati della cucina lunigianese trovano la massima valorizzazione nei genuini vini locali, frizzanti e profumati, caratteristici per il loro sapore un po' asprigno. Inizialmente i vini della Lunigiana venivano prodotti solo dalle decine di vitigni locali che inverdivano le colline meglio esposte del territorio. Più tardi, circa dal secondo dopoguerra in poi, sono stati introdotti nuovi vitigni. Negli ultimi anni, alcuni appassionati viticoltori sono riusciti a recuperare nei pochi vigneti "doc" rimasti, alcuni vitigni locali, riavviando una produzione vinicola strettamente locale.
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