Ingredienti: per 4 persone.
Per la pasta:
250 g di farina
20 g di lievito di birra
2 cucchiai d’olio
1/2 cucchiaino di sale
zucchero
Per il ripieno:
3 uova
100 g circa di caciotta tritata (o altro formaggio)
80 g di salame tritato
pepe
Altri ingredienti:
1 uovo
Nota:
506 calorie a porzione
Il canascione, noto anche come “pizza chiena”, cioè ripiena, conta numerose varianti per quanto riguarda la farcitura più o meno saporita. Noi abbiamo riportato quella classica.
Perché il ripieno non risulti eccessivamente saporito occorre fare attenzione al tipo di salame e al tipo di formaggio. Se il salame è molto piccante, il formaggio sia poco stagionato. Se il salame ha un impasto delicato, il formaggio può essere di media stagionatura.
Preparazione: 45’ + 1 ora e 15’ di lievitazione + 30’ di cottura
In un bicchiere diluite il lievito e un cucchiaino di zucchero con poca acqua tiepida e lasciate fermentare per 10-15 minuti.
Preparate la pasta: sul piano di lavoro disponete la farina a fontana, al centro mettete il lievito.
Aggiungete l’olio, il sale e lavorate il tutto fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo.
Fatene una palla, copritela con un telo e lasciatela lievitare in luogo tiepido per circa 1 ora.
Preparate il ripieno: in una terrina sbattete le uova con il formaggio e il salame, pepate, amalgamate.
Stendete la pasta in due dischi, uno più grande dell’altro, con il primo foderate uno stampo imburrato (24-26 cm di diametro).
Distribuitevi il ripieno senza pressarlo troppo e ricopritelo col disco più piccolo, sigillate tutto il bordo.
Spennellate la superficie con l’uovo e bucherellatela con uno stecchino.
Cuocete in forno caldo a 200° per 30 minuti.
Ritirate e servite tiepido.
Vino consigliato: Irpinia Rosso novello.
La zona vinicola dell'Irpinia DOC è un'ampia zona dell'Appennino campano che geologicamente è conformata da materiali affioranti dall’Unità del Vallone del Toro, costituita da una successione pelitico-evaporitica di età Messiniana composta da tre formazioni Argilliti policrome, Argilliti con gessi di Mezzana di Forte e “Calcareniti e marne dei Serroni.
In profondità, dal basso verso l'alto, si hanno invece formazioni di Flysch Rosso, del Flysch Numidico e da una successione arenacea, argille varicolori del Fortore e la Formazione di Corleto Perticara, costituita da successioni stratificate calcareo-marnoso-pelitiche e, nella porzione miocenica, da materiale arenitico marnoso, espressione di una sedimentazione silico-clastica , dapprima tufacea e poi quarzarenitica (Flysch Numidico) ed infine con le Arenarie di San Giorgio.
L'Irpinia Rosso ha colore rosso rubino più o meno intenso; Il profumo è floreale, fruttato e persistente, con sapore asciutto, equilibrato e caratteristico. A tavola si serve con l'ossobuco, l'arrosto o l'abbacchio.
Nell'Irpinia Novello il colore assume il rosso porpora; Il profumo diventa vinoso, fruttato, intenso con sapore asciutto o abboccato, comunque intenso. Ottimo con gli antipasti, i risotti allo zafferano, i salumi e gli antipasti di verdure.
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