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Baccalà alla parmigiana.

Pubblicato da Maria Susana Diaz il 04/01/2014 | 12:29

Ingredienti: per 4 persone.

600 g di baccalà ammollato
3/4 di bicchiere di vino bianco secco
1 cipolla grande
1/2 bicchiere di olio
30 g di pinoli
30 g di uvetta
1/2 cucchiaio di doppio concentrato di pomodoro
1 spicchio d’aglio
latte
brodo
farina
aceto
zucchero
sale
pepe

Nota:

477 calorie a porzione

Baccalà alla parmigiana

Anche il baccalà contiene i preziosissimi acidi grassi omega-3, essenziali per prevenire le malattie, soprattutto cardiovascolari, e per stare in buona salute. Inoltre il pesce apporta oligoelementi, come iodio, fluoro e cobalto, che favoriscono la crescita e lo sviluppo e sono necessari per regolare la produzione di energia e per il mantenimento delle ossa, dei globuli rossi e di altre cellule del corpo.

Preparazione: 35’ + 1 ora e 10’ di cottura

  • In una larga terrina versate il latte, adagiatevi il baccalà tagliato a grandi pezzi e lasciateli riposare per una notte.

  • Sgocciolate con cura i vari pezzi, infarinateli e friggeteli 5 minuti per parte in un tegame dove avete ben scaldato l’olio.

  • Quando sono dorati in modo uniforme, sgocciolateli e asciugateli con cura su carta assorbente da cucina.

  • In un tegame mettete la cipolla tagliata a fettine e lo spicchio d’aglio, insaporite il tutto con il pepe, versate brodo fino a coprirle a fi lo e fate stufare a fuoco basso per circa 15 minuti.

  • Quindi spruzzatele con il vino, lasciatelo evaporare, unite il concentrato diluito in poca acqua e una punta di zucchero, coprite e cuocete per 20 minuti.

  • Adagiate nell’intingolo il baccalà fritto, coprite e portate a bollore.

  • Aggiungete l’aceto, i pinoli e l’uvetta ammorbidita e strizzata, continuate la cottura a fuoco lento per altri 5 minuti, regolate il sale e ritirate.

Vino consigliato: Colli Piacentini Ortrugo.

ortugo colli piacentini

L’Ortrugo è un vitigno autoctono il cui nome deriva dai termini dialettali ortr ug, cioè “altra uva”; il vitigno era infatti chiamato così per distinguerlo dalla Malvasia con cui era ed è ancora allevato.

Il vino Ortrugo DOC si ottiene dalle uve dell’omonimo vitigno (minimo 90%) eventualmente completato da uve di altri vitigni a bacca bianca autorizzati e raccomandati nella zona di produzione. Viene prodotto anche nella versione spumante.

L’Ortrugo è un vitigno autoctono il cui nome deriva dai termini dialettali ortr ug, cioè “altra uva”; il vitigno era infatti chiamato così per distinguerlo dalla Malvasia con cui era ed è ancora allevato.

Il vino Ortrugo DOC si ottiene dalle uve dell’omonimo vitigno (minimo 90%) eventualmente completato da uve di altri vitigni a bacca bianca autorizzati e raccomandati nella zona di produzione. Viene prodotto anche nella versione spumante.

Ottenuto dalle uve dell'omonimo vitigno per almeno il 90% e da altre uve di analogo colore raccomandate o autorizzate nella provincia di Piacenza, con l'esclusione di quelle aromatiche, l'Ortrugo presenta una produzione massima di uva di 12 tonnellate per ettaro ed una resa in vino massima del 70%. Di colore giallo paglierino chiaro tendente al verdognolo, profumo delicato e caratteristico, sapore secco o abboccato, retrogusto amarognolo, tranquillo o vivace. La gradazione alcolica complessiva minima è di 11°C. Sono previste le tipologie "frizzante" e "spumante".

Sia spumante che frizzante è ottimo come aperitivo e si abbina bene con antipasti, ma anche con carni bianche, pesce, minestre in brodo e formaggi non molto saporiti. Da servire ad una temperatura di circa 10°C.

Abbinamenti.

Antipasti assortiti, anche a base di salumi o pesci affumicati, primi piatti leggeri, secondi piatti a base di verdura o di pesce, Prosciutto di Parma, frittate, erbazzone, minestre di verdure.

ortugo colli piacentini mappa

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A proposito di: Maria Susana Diaz

Ho deciso di aprire questo blog, per condividere insieme ad altre persone la passione che ho per la cucina, da qui il titolo del blog, non mancheranno ricette classiche, rivisitate, personali e cercherò di spaziare il più possibile. Le ricette che troverete rispecchiano il mio quotidiano, spero di riuscire per quanto sia la mia modesta esperienza di poter esservi utile nei miei consigli, perchè qualunque cosa decidiate di fare, la cucina richiede tempo, amore e passione.

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