Ingredienti: per 4 persone.
600 g di baccalà ammollato
3/4 di bicchiere di vino bianco secco
1 cipolla grande
1/2 bicchiere di olio
30 g di pinoli
30 g di uvetta
1/2 cucchiaio di doppio concentrato di pomodoro
1 spicchio d’aglio
latte
brodo
farina
aceto
zucchero
sale
pepe
Nota:
477 calorie a porzione
Anche il baccalà contiene i preziosissimi acidi grassi omega-3, essenziali per prevenire le malattie, soprattutto cardiovascolari, e per stare in buona salute. Inoltre il pesce apporta oligoelementi, come iodio, fluoro e cobalto, che favoriscono la crescita e lo sviluppo e sono necessari per regolare la produzione di energia e per il mantenimento delle ossa, dei globuli rossi e di altre cellule del corpo.
Preparazione: 35’ + 1 ora e 10’ di cottura
In una larga terrina versate il latte, adagiatevi il baccalà tagliato a grandi pezzi e lasciateli riposare per una notte.
Sgocciolate con cura i vari pezzi, infarinateli e friggeteli 5 minuti per parte in un tegame dove avete ben scaldato l’olio.
Quando sono dorati in modo uniforme, sgocciolateli e asciugateli con cura su carta assorbente da cucina.
In un tegame mettete la cipolla tagliata a fettine e lo spicchio d’aglio, insaporite il tutto con il pepe, versate brodo fino a coprirle a fi lo e fate stufare a fuoco basso per circa 15 minuti.
Quindi spruzzatele con il vino, lasciatelo evaporare, unite il concentrato diluito in poca acqua e una punta di zucchero, coprite e cuocete per 20 minuti.
Adagiate nell’intingolo il baccalà fritto, coprite e portate a bollore.
Aggiungete l’aceto, i pinoli e l’uvetta ammorbidita e strizzata, continuate la cottura a fuoco lento per altri 5 minuti, regolate il sale e ritirate.
Vino consigliato: Colli Piacentini Ortrugo.
L’Ortrugo è un vitigno autoctono il cui nome deriva dai termini dialettali ortr ug, cioè “altra uva”; il vitigno era infatti chiamato così per distinguerlo dalla Malvasia con cui era ed è ancora allevato.
Il vino Ortrugo DOC si ottiene dalle uve dell’omonimo vitigno (minimo 90%) eventualmente completato da uve di altri vitigni a bacca bianca autorizzati e raccomandati nella zona di produzione. Viene prodotto anche nella versione spumante.
L’Ortrugo è un vitigno autoctono il cui nome deriva dai termini dialettali ortr ug, cioè “altra uva”; il vitigno era infatti chiamato così per distinguerlo dalla Malvasia con cui era ed è ancora allevato.
Il vino Ortrugo DOC si ottiene dalle uve dell’omonimo vitigno (minimo 90%) eventualmente completato da uve di altri vitigni a bacca bianca autorizzati e raccomandati nella zona di produzione. Viene prodotto anche nella versione spumante.
Ottenuto dalle uve dell'omonimo vitigno per almeno il 90% e da altre uve di analogo colore raccomandate o autorizzate nella provincia di Piacenza, con l'esclusione di quelle aromatiche, l'Ortrugo presenta una produzione massima di uva di 12 tonnellate per ettaro ed una resa in vino massima del 70%. Di colore giallo paglierino chiaro tendente al verdognolo, profumo delicato e caratteristico, sapore secco o abboccato, retrogusto amarognolo, tranquillo o vivace. La gradazione alcolica complessiva minima è di 11°C. Sono previste le tipologie "frizzante" e "spumante".
Sia spumante che frizzante è ottimo come aperitivo e si abbina bene con antipasti, ma anche con carni bianche, pesce, minestre in brodo e formaggi non molto saporiti. Da servire ad una temperatura di circa 10°C.
Abbinamenti.
Antipasti assortiti, anche a base di salumi o pesci affumicati, primi piatti leggeri, secondi piatti a base di verdura o di pesce, Prosciutto di Parma, frittate, erbazzone, minestre di verdure.
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