Ricetta per persone n.
4
Ingredienti:
320 g di pasta formato casarecce
4 spicchi di aglio fresco
1 limone non trattato
1 bustina di zafferano
peperoncino in polvere
prezzemolo a foglia riccia
3 cucchiai di olio di oliva
sale
pepe
Preparazione: 10’ + 20’ di cottura
- Preparate la salsa di condimento: con l’apposito rigalimoni, ricavate delle zeste sottilissime da metà limone lavato e asciugato.
- In una casseruolina scaldate 3 cucchiai di olio di oliva, quindi fatevi appassire gli spicchi di aglio sbucciati e tagliati a fettine molto sottili.
- Quando saranno trasparenti ma non ancora dorati, unite le zeste, il succo filtrato del limone e lo zafferano, salate leggermente, mescolate e lavorate il tutto con una frusta metallica.
- Proseguite la cottura per circa 2 minuti e togliete dal fuoco.
- Portate a ebollizione abbondante acqua in una pentola, salatela e tuffatevi le casarecce.
- Scolatele quando saranno cotte al dente tenendole leggermente umide.
- In una zuppiera riunite la pasta bollente, il condimento di aglio e limone, un pizzico di peperoncino in polvere e di pepe macinato al momento.
- Mescolate bene il tutto e distribuite nei singoli piatti.
- Decorate con foglioline di prezzemolo riccio grossolanamente spezzettate e servite.
.Vino consigliato: la presenza del limone “disturba il vino”; sceglierlo di corpo deciso come il Greco di Tufo o il Sicilia Inzolia.
Come dimostra il nome, è un vitigno di origine greca, coltivato soprattutto in Campania (Greco di Tufo), in Calabria (Greco Bianco o Cirò Bianco). I vitigni Grechetto e Grecanico mostrano molte similitudini.
Quando si parla del vino Greco è praticamente impossibile non ricordare anche la sua gloriosa storia e il suo fondamentale contributo alla diffusione in Europa della bevanda di Bacco, ma visto che si parla della Grecia, sarebbe bene dire “la bevanda di Dioniso”.
In antichità i vini Greci, in particolare quelli dolci, erano famosi ovunque, soprattutto nell'antica Roma, e gli antichi colonizzatori Greci introdussero la vite e il culto del vino nelle terre e nei luoghi in cui arrivavano.
Da quei luoghi la diffusione fu ampia e imponente e ancora oggi, a distanza di decine di secoli, i risultati sono vivi e ben radicati nelle culture dei paesi Europei. Nonostante l'importanza del vino nella cultura dell'antica Grecia, un fattore che avrebbe fatto pensare ad uno sviluppo dell'enologia del paese senza pari in nessun altro luogo del mondo, la produzione di vino in Grecia ha vissuto nei secoli scorsi un lungo periodo di recessione. Mentre gli altri paesi Europei continuavano il loro sviluppo nelle tecniche enologiche, la Grecia non fece altrettanto, soprattutto durante il dominio degli Ottomani, e la strepitosa fama del vino Greco fu consegnata alla memoria del tempo.
Solo in tempi piuttosto recenti, in particolare negli ultimi venti anni del secolo scorso, l'enologia Greca sta mostrando una nuova vita cercando di recuperare e riprendere il passo degli altri paesi produttori del mondo.
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