Ricetta per persone n.
4
Ingredienti:
1 pezzo di carré di agnello da 500 g circa, già disossato
400 g di patate
1 spicchio di aglio
70 g di strutto
peperoncino in polvere
1 ciuffo di prezzemolo
1 rametto di rosmarino
2 cucchiai di Pecorino di Crotone grattugiato
sale
Preparazione: 20’ + 50’ di cottura
- Sbucciate le patate, passatele sotto l’acqua fredda corrente per togliere l’eccesso di amido, asciugatele tamponando con carta assorbente da cucina e tagliatele a spicchi.
- Sbucciate l’aglio, tritatelo finemente e fatelo rosolare nello strutto in una teglia di terracotta (tiella).
- Unite la carne tagliata a piccoli pezzi, salatela, aggiungete il peperoncino in polvere a piacere e fate rosolare a fiamma media per circa 15 minuti, mescolando di tanto in tanto.
- Lavate, asciugate e tritate finemente le foglie di prezzemolo e gli aghi di rosmarino, aggiungeteli alla carne, quindi unite anche le patate.
- Regolate di sale, coprite e cuocete per circa 30 minuti, aggiungendo di tanto in tanto poca acqua tiepida: la carne e le patate dovranno risultare asciutte e leggermente dorate.
- Suddividete la tiella di agnello nelle scodelle individuali, cospargete di pecorino, a piacere decorate con un ciuffetto di prezzemolo e uno spicchio di aglio e servite.
Vino consigliato: accompagnate la preparazione, dotata di gusto saporito, con un vino rosso a sua volta di buona intensità, come il Pollino o il Rosso del Conero.
Il vino doc Pollino è prodotto in parte dei territori comunali di Castrovillari, San Basile, Saracena, Cassano Ionio, Civita e Frascineto, in provincia di Cosenza. è un’area che si estende sulle pendici del monte Pollino, da cui il vino prende il nome.
La zona è particolarmente adatta alla viticoltura e i vigneti sono perlopiù coltivati con vitigni a bacca nera. Il più diffuso è sicuramente il Gaglioppo, seguito dal Greco Nero. Si pensa che il Gaglioppo sia un vitigno originario delle province di Catanzaro e Cosenza; mentre si ritiene che il greco nero abbia origini elleniche.
Il vino Pollino Doc è ottenuto da uve Gaglioppo (minimo 60%), Greco nero, Malvasia bianca, Montonico bianco e Guarnaccia bianca. La Guarnaccia è un vitigno tipico della zona di Saracena, mentre il Montonico bianco è originario del Teramano.
La tipologia superiore prevede una gradazione minima di 12,5% e almeno 24 mesi di affinamento.La coltivazione della vite in Calabria risale al tempo dei Greci, i quali, fin dall'VIII secolo a.C., individuarono sui litorali dell'Enotria, cioè terra del vino, le zone vocate alla vite e diedero impulso, con i loro vitigni e con le loro pratiche enoiche, a una ottima produzione. La Calabria offre, inoltre, le prime testimonianze di una imponente e organizzata esportazione del vino verso nord e ovest. Le uve che compongono il Pollino, della tipologia a bacca rossa più coltivata nella regione, sono anch'esse probabilmente di origine greca, anche se non ci sono certezze in proposito.
Abbinamenti:
preparazioni piuttosto strutturate, come costolette di agnello alla calabrese, capretto ripieno al forno, carni bianche arrosto, coniglio al forno con aromi, ma si sposa ottimamente anche con piatti di formaggi e salumi regionali, come il Caciocavallo silano stagionato, il pecorino, la ricotta calabrese, il capocollo, la salsiccia e la soppressata di Calabria.
Se ti è piaciuta la ricetta , iscriviti al feed cliccando sulla maglietta per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog:
Trovato questo articolo interessante? Condividilo sulla tua rete di contatti Twitter o sulla tua bacheca su Facebook. Diffondere contenuti che trovi rilevanti aiuta questo blog a crescere. Grazie! CONDIVIDI SU!
0 commenti :
Posta un commento