I piatti che appartengono a culture gastronomiche lontane, ovvero esotiche, sono spesso definiti da sapori che si differenziano in modo marcato da quelli della nostra tradizione.
Questa diversità è dovuta agli ingredienti utilizzati, alla combinazione tra ingredienti e al metodo di cottura impiegato. Volendo organizzare un menu latino-americano occorre quindi tener conto degli abbinamenti fra i sapori, e ricordarsi che i cibi assaggiati la prima volta possono stancare: meglio dunque avvicinarsi a nuove esperienze del gusto a piccole dosi.
È preferibile evitare di proporre preparazioni molto caratterizzate, come se ogni piatto fosse a sé stante.
Non dobbiamo dimenticare, infatti, che un menu è una sequenza equilibrata di piatti, non una gara tra portate per stabilire qual è la più saporita e originale. Ciò significa che bisogna portare in tavola pietanze che armonizzino tra loro. Ci sono sostanzialmente due modi di proporre cibi esotici: organizzare un menu con tutte le portate, poniamo, caraibiche, oppure inserire un solo piatto tropicale in un menu composto di piatti italiani. Per chi non è avvezzo ai sapori nuovi sarà questa seconda ipotesi a consentire di meglio conoscere il nuovo piatto.
Per contro, se volete preparare un menu interamente esotico cercherete, almeno le prime volte, di scegliere alcuni piatti più affini al nostro gusto. Inoltre, nulla vieta di proporre un antipasto come secondo piatto e, viceversa, ridurre le dosi di un secondo per servirlo come antipasto, a condizione che si rispetti una sequenza armonica dei piatti. Per esempio, il Queso fundido (v. Antipasti), ha sapore intenso, marcato, e servito come antipasto costringerebbe a portare in tavola preparazioni sempre più saporite, al punto di rischiare di saturare il gusto dei commensali.
Se invece lo servissimo come seconda portata, potremmo degustare prima piatti di sapore meno spiccato, così da rendere più armonico il menu. Pertanto si può cominciare con un delicato Cocktail Caribe di gamberetti e carambola (v. Antipasti), che suggerisce un interessante ma pacato abbinamento di crostacei e frutta, e proseguire con la Lombata con salsa chimichurri (v. Carne). Quindi si può proporre il Queso fundido.
Potete sostituire la lombata con Fajitas di peperoni grigliati (v. Verdure). Per dolce proponete le Banane al cocco (v. Dessert). Potete servire lo stesso piatto di formaggio in un menu italiano, composto da tartare di tonno crudo, trenette al pesto, quindi Queso fundido, e per dolce un semifreddo al caffè.
Se anziché valorizzare una sola portata, volete dare spazio in modo equo a tutti i piatti che compongono il menu, allora proponete un piccolo repertorio dei sapori latino-americani, facendo attenzione a evitare sovrapposizioni. Pertanto, potete cominciare con le Tortillas di mais con guacamole (v. Antipasti), ossia con una preparazione fresca e leggera che ben dispone al piatto successivo. Questo potrà essere un esotico Calamari con lime e salsa di papaia (v. Pesce), preparazione ben caratterizzata ma non esageratamente sapida o corposa. Seguirà una portata di carne, per esempio le Fajitas di manzo e peperoni (v. Carne), eventualmente accompagnata dall’Insalata mista con nachos (v. Verdure).
E per concludere, Platanos calados (v. Dessert), un ricco dessert preparato con le banane, frutti che basta cuocere perché diventino golosi come pasticcini.
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