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Alici ai capperi con aromi mediterranei

Pubblicato da Maria Susana Diaz il 06/08/2013 | 18:36

Alici ai capperi con aromi mediterranei

L’alice (altro nome, di origine centromeridionale, per indicare l’acciuga) è tra gli esemplari più diffusi, e apprezzati, del cosiddetto “pesce azzurro”, termine generico per designare le specie marine che vivono lontano dalle coste e non hanno contatti con il fondale. Facilmente deperibili, le alici vanno sempre consumate entro poche ore dalla pesca.

Ricetta per persone n.

4

Ingredienti:

600 g di alici freschissime
1 cucchiaio di capperi sotto sale
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 spicchio di aglio
1 cucchiaio di origano fresco
3 limoni
sale

 

Preparazione: 20’ più il tempo di raffreddamento + 5’ di cottura

  • Pulite le alici aprendole a libro ed eliminando la testa, la lisca e le interiora.
  • Sciacquatele accuratamente e tamponatele con carta da cucina.
  • Disponete le alici in una padella con il succo di tre limoni, i capperi ben sciacquati dal sale e uno spicchio di aglio sbucciato e tritato finemente.
  • Cuocete il tutto per 5 minuti, verificate di sale, poi irrorate con l’olio extravergine di oliva e lasciate raffreddare.
  • Sistemate le alici in un piatto da portata, cospargete con foglioline fresche di origano e servite.

Vini consigliati: Ingrediente semplice, ma gustoso, l’alice ama i vini sinceri e secchi: servite con uno Chardonnay o, in alternativa, un buon Prosecco.

chardonay

Si tratta di uno dei più grandi vitigni a bacca bianca del mondo. Nato in Borgogna, è ormai diffuso su quasi tutto il globo ed è così popolare che non ha praticamente sinonimi (tranne Morillon in Stiria).

Ha un'incredibile varietà di componenti aromatiche, che emergono in modi diversi a seconda dei terreni e dei climi dove viene coltivato. Anche con rese relativamente alte, riesce a produrre vini di buona qualità.

Se si superano, però gli 80 ql./ha, c'è una notevole caduta qualitativa, mentre se si riducono fortemente le rese, si ottengono vini di grandissima caratura. Il suo unico punto debole è nel precoce germogliare, con rischio in zone fredde come Chablis e Champagne, di gelate primaverili. La buccia sottile degli acini può favorire il marciume. E' fondamentale il momento della vendemmia che, se avanzata, dà vini con acidità troppo bassa. E' ingrediente essenziale dei migliori spumanti del mondo; ha grandi capacità di invecchiamento.

Le talee di Chardonnay sono ricercate in tutto il mondo, con conseguente contrabbando delle stesse ad opera di produttori ambiziosi. Attualmente si producono grandi vini con questo vitigno nei luoghi più disparati del pianeta: Nuova Zelanda, Israele, Australia, California, Cile, Argentina ecc.

L'Italia vanta una lunga tradizione, specie nella fascia subalpina, nella coltivazione di questo vitigno che, per molti anni, probabilmente a causa di errori di vivaisti, è stato spesso scambiato con il Pinot Bianco. Oggi, viene prodotto in quasi tutta la nazione con risultati variabili. Si possono trovare ottimi Chardonnay in Piemonte, Friuli, Veneto, Trentino, Valle d'Aosta, Toscana e Sicilia. Unico limite, se così si può dire, quasi tutti i grandi Chardonnay italiani vengono prodotti con passaggio nei legni (barrique), provocando inevitabilmente una certa omogeneità nel risultato finale. Ha foglia di media grandezza, intera, ondulata e liscia; grappolo medio-piccolo, compatto a forma cilindrico-conica, con a volte due ali poco pronunciate; acino piccolo, sferoide, con buccia sottile e pruinosa, di colore verde-giallo. Matura nella seconda quindicina di agosto.

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A proposito di: Maria Susana Diaz

Ho deciso di aprire questo blog, per condividere insieme ad altre persone la passione che ho per la cucina, da qui il titolo del blog, non mancheranno ricette classiche, rivisitate, personali e cercherò di spaziare il più possibile. Le ricette che troverete rispecchiano il mio quotidiano, spero di riuscire per quanto sia la mia modesta esperienza di poter esservi utile nei miei consigli, perchè qualunque cosa decidiate di fare, la cucina richiede tempo, amore e passione.

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