Ricetta per persone n.
6
Ingredienti:
1 coniglio di 1,2 kg già pulito
500 g di pomodorini ciliegia
2 spicchi di aglio
1 peperoncino rosso piccante
1 mazzetto di basilico
1 ciuffetto di timo
1 ciuffetto di maggiorana
1 ciuffetto di rosmarino
1 rametto di salvia
1 bicchiere di vino bianco secco
olio di oliva
aceto di vino rosso
sale
Preparazione: 20’ più il tempo di riposo + 45’ di cottura
- Tagliate a pezzi il coniglio e lavatelo in acqua fredda corrente.
- Riempite una terrina con acqua acidulata con qualche goccia di aceto; immergetevi la carne, lasciandola riposare mentre preparate il condimento.
- Scaldate abbondante olio in un tegame largo, quindi lasciatevi appassire gli spicchi di aglio non sbucciati e il peperoncino; fate poi rosolare, a fuoco vivo, i pezzi di coniglio, ben scolati, fino a quando risulteranno tutti coloriti.
- Aggiungete il vino e lasciatelo sfumare.
- Unite a questo punto i pomodorini lavati e schiacciatene leggermente una parte, lasciando interi gli altri; salate e proseguite la cottura per un quarto d’ora.
- Mondate il basilico, il timo, la maggiorana, il rosmarino e la salvia, lavateli velocemente, asciugateli tamponandoli con carta assorbente da cucina, quindi tritateli insieme, tenendo da parte qualche ciuffetto di basilico e 2-3 foglie di salvia.
- Unite il trito aromatico al coniglio e fate cuocere per altri 20 minuti.
- Servitelo caldo o tiepido, guarnito con le foglie di basilico e di salvia tenute da parte.
.Vino consigliato: con il coniglio all’ischitana, preparazione di carne bianca non troppo corposa, servite un rosso di medio corpo come l’Ischia Rosso o il Morellino di Scansano.
Carattere, calore e immediata piacevolezza, il Morellino di Scansano unisce la fragranza del Sangiovese alla potenza dei vini della costa.
L’impatto olfattivo del vino è centrato su un’intensa nota di ciliegia matura che lascia spazio a sensazioni eleganti di spezia, provenienti da un attento affinamento in legni di rovere francese. Succoso al palato, esprime finezza e progressione. Un vino di grande equilibrio e carattere.
Zona di produzione e storia.
Zona di produzione: la fascia collinare della provincia di Grosseto tra i fiumi Ombrone e Albegna, che include l'intero territorio amministrativo del comune di Scansano e parte dei territori comunali di Manciano, Magliano in Toscana, Grosseto, Campagnatico, Semproniano e Roccalbegna, nella provincia di Grosseto.
La "storia" del Morellino è legata a quella delle colline nell'entroterra della Maremma che si prestano da sempre alla coltivazione della vite. La tutela dell'ambiente risale alla civiltà degli Etruschi e arriva ai giorni nostri con tradizioni forti e intatte. Con una piovosità costante e concentrata soprattutto nel periodo autunno-primaverile, con le colline che lasciano filtrare il tepore delle brezze marine accompagnate dal sole all'interno delle valli comprese tra l'Ombrone e l'Albegna, le condizioni per la maturazione delle uve sono le migliori.L’antica origine del vino di Scansano è comprovata da documenti storici del XII secolo, che lo citano per “eccelsa bontà”. Nel 1812, erano prodotti nella zona di Scansano, ben 5.540 hl di vino di cui una parte classificata di “qualità superiore”.
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