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Cestini di carciofi con cozze.

Pubblicato da Maria Susana Diaz il 19/08/2013 | 19:35

Ricetta per persone n.

4

Ingredienti:

4 grossi Carciofi di Paestum
600 g di cozze
4 dl di vino bianco secco
1 limone
1 foglia di alloro
2 spicchi di aglio
1 mazzetto di prezzemolo
1 peperoncino rosso piccante
1,5 cucchiai di panna (facoltativa)
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
sale

Cestini di carciofi con cozze

Preparazione:  45’ + 20’ di cottura

  • Mondate i carciofi eliminando le estremità e le foglie esterne più dure.
  • Svuotateli internamente con un coltellino affilato, allargandone le foglie senza romperle, e immergeteli in acqua acidulata con qualche goccia di limone.
  • Portate a ebollizione 5 dl di acqua con il vino, il succo di limone rimasto, l’alloro e uno spicchio di aglio sbucciato e diviso a metà.
  • Salatela leggermente e sbollentate i carciofi per 2 minuti.
  • Scolateli, tenendo da parte l’acqua di cottura, capovolgeteli e schiacciateli su un tagliere in modo da allargarli il più possibile alla base.
  • Pulite le cozze lavandole in acqua corrente, così da eliminare eventuali tracce di sabbia e fango, quindi raschiatele con una spazzolina.
  • Sciacquate ancora brevemente i molluschi e metteteli in una grande padella con l’aglio sbucciato, un mestolino dell’acqua di cottura dei carciofi, abbondanti foglie di prezzemolo e un peperoncino sbriciolato.
  • Coprite e fate aprire i molluschi a fiamma alta.
  • Scolateli con un mestolo forato, eliminatene le valve superiori e teneteli in caldo.
  • Fate restringere il fondo di cottura, lasciandolo sobbollire a fuoco medio per 7-8 minuti.
  • Aggiungete, se desiderate, la panna e mescolate bene.
  • Condite quindi i carciofi con un filo di olio, riempiteli con le mezze cozze, irrorate con la salsina calda e servite.

.Vino consigliato:  preparazione che non richiede abbinamenti enologici, considerata la presenza dei carciofi che interagisce con l’acidità del vino bianco e del succo di limone. Da provare un sidro secco.

sidro

Il sidro è una bevanda alcolica ottenuta attraverso la fermentazione del succo delle mele, la cui gradazione varia dai 4 ai 7 gradi alcolici.
Conosciuto in Normandia fin dall'alto medioevo, la sua diffusione è rimasta circoscritta solo a particolari aree geografiche, come ad esempio i paesi dell'area celtica. I maggiori produttori di sidro sono oggi la Bretagna e le Asturie.
Come per la birra, ci sono vari modi per realizzare sidro, succo di mela fermentato.

Il processo produttivo del sidro
Le mele destinate alla produzione del sidro vengono lavate e quindi triturate, con eliminazione totale di bucce e semi. Subito dopo la polpa ottenuta viene spremuta mediante pressatura, operazione che viene eseguita piuttosto rapidamente per evitare ossidazioni (il contatto con l'ossigeno causa l'imbrunimento enzimatico dei polifenoli) e fermentazioni indesiderate.
Il succo ottenuto, torbido, viene filtrato e sedimentato per renderlo il più cristallino possibile e senza alcuna impurità.
Una volta chiarificato, il liquido viene fatto fermentare in tini di acciaio aperti mediante l'inoculazione di lieviti selezionati. Il processo di fermentazione può durare da poche settimane a due mesi, a seconda della scelta operata dal produttore. Il succo fermentato viene nuovamente chiarificato e stabilizzato mediante refrigerazione.
L'ultima fase consiste nell'imbottigliamento e nello stoccaggio del sidro. Per i sidri di una certa qualità si impiegano l'imbottigliamento sterile a freddo e l'imbottigliamento a bassa ossidazione simile, a quello enologico. Per sidri di minor pregio si utilizzano invece contenitori tipo tetra pack: prima del confezionamento il prodotto viene sottoposto ad un blancking e una volta confezionato il tetra pack contenente il sidro viene sottoposto a pastorizzazione.

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A proposito di: Maria Susana Diaz

Ho deciso di aprire questo blog, per condividere insieme ad altre persone la passione che ho per la cucina, da qui il titolo del blog, non mancheranno ricette classiche, rivisitate, personali e cercherò di spaziare il più possibile. Le ricette che troverete rispecchiano il mio quotidiano, spero di riuscire per quanto sia la mia modesta esperienza di poter esservi utile nei miei consigli, perchè qualunque cosa decidiate di fare, la cucina richiede tempo, amore e passione.

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