Uno zoologo russo, che viveva in Sicilia, alla fine dell’Ottocento e Premio Nobel per la medicina nel 1908, per aver scoperto molto sui meccanismi immunitari del nostro organismo, assunto a Parigi all’Istituto Pasteur, decise di studiare a fondo le ragioni della longevità umana.
“Frequentando” i microrganismi, si convinse che quelli della flora intestinale sono molto importanti (l’uomo presenta molti metri di intestino quindi abbondante flora intestinale e vive a lungo).
Seppe che i bulgari, ai quei tempi, erano molto longevi. Si recò sul luogo e scoprì che consumavano pasti frugali e quantità notevoli di latte acido, capace di ridurre le putrefazioni intestinali che in parte determinano l’invecchiamento del corpo.
Studiò a lungo il prodotto e chiamò il bacillo che trasforma il lattosio in acido lattico, lactobacillus bulgaris. In realtà è necessaria la presenza e l’azione di un altro microrganismo, lo streptococcus thermophilus. In ogni caso lo yogurt diviene famoso e apprezzato. Inizia ufficialmente nei primi anni 20 del Novecento, la produzione “industriale” di yogurt!
In realtà lo yogurt è conosciuto dal Paleolitico. Yogurut è probabilmente parola antica turca che significava mescolare.
Dopo alcuni decenni si è scoperto che l’acidità dello stomaco distrugge rapidamente il lattobacillo e lo streptococco e quindi allo yogurt vengono aggiunti, per renderlo particolarmente “salutistico”, altri fermenti, quasi degli “antibiotici naturali”, che sono il lattobacillo casei, il lactis e il batterio bifidus. Molto è cambiato dalla scoperta di Metchnikoff, senza nulla togliere alla importanza del suo lavoro.
Oggi quella dello yogurt è una vera e propria industria e certamente lo yogurt fa molto bene, quasi a tutti. (Per quanto riguarda la longevità invece i centenari bulgari vivevano in zone nelle quali l’anno veniva calcolato ogni nove mesi e quindi non erano poi così longevi…)
“Frequentando” i microrganismi, si convinse che quelli della flora intestinale sono molto importanti (l’uomo presenta molti metri di intestino quindi abbondante flora intestinale e vive a lungo).
Seppe che i bulgari, ai quei tempi, erano molto longevi. Si recò sul luogo e scoprì che consumavano pasti frugali e quantità notevoli di latte acido, capace di ridurre le putrefazioni intestinali che in parte determinano l’invecchiamento del corpo.
Studiò a lungo il prodotto e chiamò il bacillo che trasforma il lattosio in acido lattico, lactobacillus bulgaris. In realtà è necessaria la presenza e l’azione di un altro microrganismo, lo streptococcus thermophilus. In ogni caso lo yogurt diviene famoso e apprezzato. Inizia ufficialmente nei primi anni 20 del Novecento, la produzione “industriale” di yogurt!
In realtà lo yogurt è conosciuto dal Paleolitico. Yogurut è probabilmente parola antica turca che significava mescolare.
Oggi quella dello yogurt è una vera e propria industria e certamente lo yogurt fa molto bene, quasi a tutti. (Per quanto riguarda la longevità invece i centenari bulgari vivevano in zone nelle quali l’anno veniva calcolato ogni nove mesi e quindi non erano poi così longevi…)
fonte: La Cucina Italiana
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