Il riso alla cantonese, è una pietanza di origine cinese, molto gradita e popolare anche in Italia, sia perché molto vicina ai gusti europei e sia perché presente nei menu dei numerosi ristoranti cinesi sul nostro territorio.Ingredienti principali:
Il riso alla cantonese viene spesso abbinato a piatti con intingoli o come sostituto del pane, assente nella cucina cinese.
Il riso alla cantonese si prepara adoperando del riso a grana lunga (tipo basmati) lessato e saltato insieme ad ingredienti come piselli, prosciutto, cipolla, uova strapazzate e salsa di soia.
riso superfino arborio
pisellini freschi
prosciutto cotto
Ricetta per persone n.
4
250 gr riso superfino arborio
200 g pisellini freschi (già sgranati)
200 g pisellini freschi (già sgranati)
80 g prosciutto cotto (in una sola fetta a dadini) oppure 100 g gamberetti sgusciati
3 cucchiai olio di semi di sesamo
2 uova
1 cucchiao salsa di soia
sale
pepe
Preparazione: 35’
- Cuocete i pisellini nella casseruola in acqua salata in ebollizione per 4-5 minuti, poi metteteli da parte.
- Se usate i gamberetti, cuoceteli ora per 2 minuti, metteteli da parte e bollite il riso per 10 minuti.
- Fatelo raffreddare. Nella padella larga (dovrà contenere tutti gli ingredienti) fate scaldare l'olio, versatevi le uova sbattute con un pizzico di sale e pepe.
- Strapazzatele mescolando rapidamente con un cucchiaio di legno.
- Aggiungete il riso preparato, i pisellini, il prosciutto a dadini, oppure, in alternativa, i gamberetti, e fateli saltare, facendoli insaporire per qualche minuto.
- Aggiungete ancora un pizzico di sale e la salsa di soia diluita in 4 cucchiai di acqua.
- Eventualmente servitevi di 2 forchette per sollevare il riso sgranandolo bene e mescolate tutti gli ingredienti. Servite subito
Quanto nutre una porzione: 463 calorie
Per questa ricetta non usate olio d'oliva, ma preferibilmente olio di sesamo o di soia o di arachidi, che sono quelli utilizzati per quasi tutti i piatti della cucina cinese.
In Cina si usa anche il giutammamato monosodico, che è una specie di sale molto forte utilizzato per insaporire i cibi: se ne sconsiglia decisamente l'uso in casi di ipertensione e malattie renali o epatiche. E' preferibile l'uso della salsa di soia.
Per allegerire questo piatto e renderlo addatto ad un maggior numero di persone, non usate il prosciutto.
Il riso alla cantonese è sconsigliato in caso di colesterolo elevato, ipertensione, malattie espatiche e renali.
Se si usano i gamberetti: Soave classico (Veneto) a 10 °C
Il Soave è un vino bianco DOC prodotto nella provincia di Verona. La D.O.C. Soave rappresenta la denominazione più significativa all'interno del panorama dei vini a denominazione di origine controllata del Veneto.Se si usa il prosciutto: Rosè di Bolgheri (Toscana) a 15° C
Dal punto di vista organolettico ha un colore delicato, un naso nitido ed uno sviluppo gustativo rapido ed appagante che non induce ad assuefazione neppure dopo lunghi periodi di consumo.
colore: giallo paglierino tendente a volte al verdognolo.
odore: vinoso con caratteristico profumo intenso e delicato.
sapore: asciutto, di medio corpo e armonico, leggermente amarognolo.
Garganega e Trebbiano di Soave, così come noi oggi li conosciamo, sono il frutto di una lunga interazione naturale tra vitigno ed ambiente a cui l'uomo ha dato in questi ultimi anni un particolare contributo.La Garganega non possiede una aromaticità spiccata, ma un piccolo patrimonio di profumi di cui la mandorla e i fiori bianchi sono i più nitidi; ha uno sviluppo biologico molto lungo, tanto da giungere a maturazione in ottobre; ha una buccia dura e particolarmente gialla (quasi rossa) quando è matura. Non ha un'acidità preponderante ma piuttosto un interessante equilibrio di estratti e zuccheri.Il Trebbiano di Soave storicamente molto presente nei vigneti ha lasciato sempre più posto all'esuberanza della Garganega. Solo in questi ultimi anni sta riproponendosi come ideale partner per tracciare nuovi profili enologici per il Soave del futuro combinando la sua sapidità e vivacità con la struttura e la densità tipiche della Garganega.
Il Bolgheri Rosé è un vino fresco e sapido, piacevolmente aromatico e fruttato che nasce sulle verdeggianti colline che circondano l'antico borgo di Bolgheri, che raggiungono il mare in una splendida piana che, per la sua particolare conformazione, viene chiamata "anfiteatro bolgherese": le colline racchiudono la pianura che si affaccia sul mare creando una sorta di anfiteatro naturale. Il Bolgheri Rosè prende il nome dal vigneto che gli dona i natali, lo “Scalabrone”, chiamato così in onore del bandito Scalabrone, un Robin Hood nostrano che attaccava le navi nell’antico portocanale di Bolgheri, attorno ai primi anni del 1800. Tutto questo, oltre al fatto di essere prodotto da Antinori, che non è eccessivo affermare quale eccellente rappresentante del vino italiano nel mondo, rende il Bolgheri Rosé “Scalabrone” un vino meritevole di attenzione. Dobbiamo essere davvero riconoscenti a questa azienda, che ha saputo radicare profondamente le proprie etichette nel territorio di appartenenza: una visione illuminata che ha portato alla produzione di alcune delle bottiglie più interessanti d’Italia.
È anche importante notare che buona parte del vigneto Bolgheri ha un'età piuttosta bassa. Ciò significa che le caratteristiche qualitative dei vini prodotti non potranno che migliorare ulteriormente con il tempo e con la raggiunta maturità dei vigneti. puntualizzare che il grosso di questi vini deriva, attualmente, da impianti giovani, che, anno dopo anno, dimostrano un costante miglioramento qualitativo dovuto alla sopravvenuta maturità dei vigneti. È per questo motivo che la critica internazionale è concorde nell'affermare che il potenziale del vino Bolgheri è "gigantesco".
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