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Sgrafignoni una ricetta classica della tradizione emiliana.

Pubblicato da Maria Susana Diaz il 01/11/2013 | 18:09

Ingredienti: per 4 persone

220 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
280 g di pangrattato
60 g di farina
50 g di funghi secchi
4 uova
500 g di polpa di pomodoro
1 spicchio di aglio
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
3 cucchiai di olio di oliva
sale
pepe
1 tuorlo

Sgrafignoni

Preparazione: 30’ più il tempo di riposo + 45’ di cottura

  • Mettete i funghi in ammollo per circa 15 minuti in una tazza di acqua tiepida.
  • Raccogliete in una capace terrina 200 g di formaggio grattugiato, il pangrattato, la farina setacciata e formate un piccolo cratere nel centro. Versate le uova sgusciate e il tuorlo nell’incavo, aggiungete un cucchiaio d’olio (o una piccola noce di burro ammorbidito), impastate gli ingredienti, quindi lasciate riposare il composto per almeno 30 minuti.uc
  • Sbucciate l’aglio, schiacciatelo e fatelo appassire per circa 4 minuti in una casseruola, meglio se di terracotta, con l’olio rimasto, poi eliminatelo, quindi unite i funghi strizzati e spezzettati.
  • Aggiungete la polpa di pomodoro tagliata a dadini, salate, pepate e lasciate cuocere a fiamma moderata per 30 minuti.
  • Ricavate dal composto di pangrattato tanti gnocchetti (sgrafignoni) aiutandovi con un cucchiaio bagnato.
  • Cuocete gli sgrafignoni in abbondante acqua bollente salata, sgocciolateli con un mestolo forato a mano a mano che saranno pronti (occorreranno circa 8-10 minuti).
  • Conditeli con il sugo di funghi, cospargeteli di grana e prezzemolo, quindi servite.

Vino consigliato: preparazione saporita, ma pur sempre da vino bianco, da accompagnare con il Trebbiano di Romagna o il Lamezia bianco.

trebbiano di romagna

Riconosciuto dalla Denominazione di Origine Controllata nel 1973, il Trebbiano di Romagna è insieme al Sangiovese il simbolo enologico della regione a sud del Po. L'origine della sua coltivazione in Romagna è antica, sembra risalire addirittura al periodo degli Etruschi e dei Romani, quando vennero impiantati i primi vitigni di Trebulanus sulle terre bonificate della Romagna e sulle colline preappenniniche.

Il Trebbiano di Romagna DOC è prodotto nelle zone collinare delle province di Bologna, Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna. Il vitigno è a bacca bianca, con grappoli medio-grandi e compatti e alati. L’acino è di dimensioni medie, con buccia consistente, di colore verde-giallognolo e ricca di pruina.

Nel calice si presenta di colore giallo paglierino, più o meno intenso. L’aroma è vinoso e fruttato, particolarmente gradevole e con sentori di frutta bianca e di erbe aromatiche.

Al palato è armonico, secco, giustamente fresco (acido) e sapido. È un vino particolarmente leggero e delicato, ideale da consumarsi giovane, entro l'anno successivo alle vendemmia.

Il Trebbiano di Romagna DOC va servito in calice a tulipano a stelo lungo a una temperatura di 8/10° C. Ottimo come aperitivo, si sposa egregiamente con antipasti delicati, a base di pesce o di verdure. In Romagna accompagna la piadina con lo "squacquerone", formaggio fresco locale, e con i salumi come il prosciutto crudo e il salame.

Alcune (eno-) curiosità.
Il Trebbiano di Romagna degustato appartiene alla linea Brumale del Consorzio Caviro: una linea prodotta con le più pregiate varietà di uve italiane, la cui immagine è strettamente legata alle tradizioni nazionali di vinificazione e che annovera anche Sangiovese di Romagna, Montepulciano d’Abruzzo, Nero d’Avola, Grecanico Inzolia,  Rosso Sicilia.
Forte di 41 cantine associate e più di 20.000 viticoltori su tutto il territorio italiano, il Consorzio Caviro è oggi l’azienda leader del settore vitivinicolo nazionale. Grazie all’esperienza dei soci e alla loro profonda conoscenza del vino, Caviro può vantare un’efficace "rete di qualità" che assicura il controllo sull'intera filiera produttiva e di conseguenza sulle caratteristiche di ogni singola linea di prodotto commercializzata.

trebbiano di romagna uva

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A proposito di: Maria Susana Diaz

Ho deciso di aprire questo blog, per condividere insieme ad altre persone la passione che ho per la cucina, da qui il titolo del blog, non mancheranno ricette classiche, rivisitate, personali e cercherò di spaziare il più possibile. Le ricette che troverete rispecchiano il mio quotidiano, spero di riuscire per quanto sia la mia modesta esperienza di poter esservi utile nei miei consigli, perchè qualunque cosa decidiate di fare, la cucina richiede tempo, amore e passione.

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