Particolarità di questa ricetta è nella cottura della pasta: la frittura nell’olio cuoce la farina e la rende disidratata, quando la pasta viene messa nell’intingolo ne assorbe tutto il sapore.
Ingredienti: per 4 persone
550 g di Spinosini (maccheroncini di Campofilone)
1 kg di vongole veraci
50 g di zucchine
50 g di peperoni
50 g di melanzane
50 g di carote
1 spicchio d'aglio
2 dl di brodo vegetale
olio extravergine di oliva
olio di oliva per friggere
sale
pepe
Preparazione:
- Mondate, lavate tutte le verdure e tagliatele a cubetti piccoli, imbiondite lo spicchio d’aglio sbucciato in padella con un filo di olio.
- Unitevi le verdure e fatele cuocere per alcuni minuti, quindi regolate di sale e pepe, e tenete in caldo.
- Cuocete le vongole in padella con un filo di olio; quando saranno aperte, toglietele dal guscio e tenetele in caldo.
- Versate il brodo vegetale in una padella capiente e portatelo a ebollizione.
- Friggete gli spinosini in olio di oliva, sgocciolateli e aggiungeteli al brodo in ebollizione, copriteli e proseguite la cottura per circa 5 minuti a fiamma media.
- Scoperchiate, aggiustate di sale e pepe, aggiungete le verdurine, le vongole veraci e un filo di olio e servite subito.
Vino consigliato: Albana di Romagna, Ortrugo dei Colli Piacentini frizzante, Verdicchio di Jesi spumante.
Il vitigno ortrugo è una tipologia autoctona dei colli piacentini. Da sempre diffusa in tutto il territorio e da sempre coltivata, veniva utilizzata principalmente come uva da taglio. Solo a partire dagli anni settanta, a seguito dell'interessamento di alcuni viticoltori locali, comincia ad essere vinificato in purezza divenendo in breve tempo, nel territorio piacentino, il bianco più diffuso. La storia del vino piacentino in generale e dell'ortrugo in particolare in "Monografia Vitivinicola della Provincia di Piacenza", Piacenza 1967, di Giuseppe Fogliani (Università Catt. Sacro Cuore) e Giovanni Battista Vecchia.
L’Ortrugo è un vitigno autoctono il cui nome deriva dai termini dialettali ortr ug, cioè “altra uva”; il vitigno era infatti chiamato così per distinguerlo dalla Malvasia con cui era ed è ancora allevato.
Il vino Ortrugo DOC si ottiene dalle uve dell’omonimo vitigno (minimo 90%) eventualmente completato da uve di altri vitigni a bacca bianca autorizzati e raccomandati nella zona di produzione. Viene prodotto anche nella versione spumante.
La storia e le caratteristiche di questo vitigno da sempre presente sulle colline piacentine ma che sembrava essere perduto. E’ stato ritrovato all’inizio degli anni Settanta e sono cominciate le vinificazioni sperimentali, da lì alla situazione odierna la strada fatta è stata veramente tanta
Abbinamenti:
Antipasti assortiti, anche a base di salumi o pesci affumicati, primi piatti leggeri, secondi piatti a base di verdura o di pesce, Prosciutto di Parma, frittate, erbazzone, minestre di verdure.
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