Gli gnocchi di prugne, o come cita il dialetto “gnocchi de’ susini”, è un primo piatto della cucina del Friuli-Venezia Giulia, in special modo di Trieste, dove si assapora questa pietanza anche come dolce.
Ingredienti: per 4 persone
250 g di prugne nere essiccate
1 kg di patate farinose
250 g di farina
1 uovo
latte
100 g di burro
zucchero semolato
pangrattato
cannella in polvere
Preparazione: 30’ + 60’ di cottura
- Mettete le prugne ad ammollare in acqua tiepida.
- Quando saranno ben morbide, scolatele, strizzatele leggermente, denocciolatele e ponete nel centro di ciascuna, al posto del nocciolo, mezzo cucchiaino di zucchero.
- Lavate le patate, mettetele in una pentola con acqua fredda e lessatele.
- Scolatele quando saranno ben tenere, sbucciatele e passatele ancora calde allo schiacciapatate, facendo cadere il ricavato direttamente sulla spianatoia.
- Aggiungete la farina, l’uovo, 2-3 cucchiai di latte e una noce di burro, quindi lavorate il tutto fino a ottenere un impasto morbido e omogeneo.
- Ricavate dei grossi gnocchi rotondi e disponete al centro di ciascuno una prugna, facendo attenzione a chiudere bene ogni pallina.
- Portate a ebollizione abbondante acqua, salatela e cuocete gli gnocchi, scolandoli con il mestolo forato appena verranno a galla.
- Disponeteli nei piatti individuali e conditeli con il burro spumeggiante in cui avrete soffritto il pangrattato; completate spolverizzandoli di zucchero e cannella e servite subito.
Vino consigliato: Il sapore dolce dato dalle prugne e dallo zucchero tipicizzano questo primo piatto, che richiede vini zuccherini come il Verduzzo dei Colli Orientali del Friuli Cialla o il Recioto di Soave.
L’area detta Cialla è collocata nel comune di Prepotto ed è una piccola valle delimitata da macchie boschive. L’insieme di fattori geomorfologici e climatici la rende una sorta di isola in cui le uve esprimono caratteri particolari e irripetibili.
Con le uve a bacca bianca si vinifica il Cialla Bianco, che nasce da un progetto che ha come obiettivo il recupero e la valorizzazione di un vino dell’antica tradizione locale. Il Cialla Bianco è generato da un uvaggio che comprende uve Verduzzo, Ribolla Gialla e Picolit.
Abbinamenti:
Antipasti a base di pesce, primi e secondi piatti a base di pesce e di verdure, carni bianche delicate.
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