Ingredienti: per 4 persone
400 g di Fagioli della Carnia
2 foglie di alloro
1 spicchio di aglio
1 carota
1 costola di sedano
1 cipolla
sale
pepe
Per le polpettine di orzo:
300 g di orzo perlato, già lessato
erbe aromatiche (maggiorana, rosmarino, salvia, timo, prezzemolo)
1 uovo
50 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
noce moscata
100 g di Latteria
100 g di pangrattato
olio extravergine di oliva
olio per friggere
sale
pepe in grani
I fagioli borlotti secchi generano un sapore pieno e si possono proporre in molteplici preparazioni: in numerose prime portate a base di carne o riso, in insalata o come seconda portata corposa con anatra, salsicce, prosciutto o costine di maiale. Da provare inoltre, come qui suggerito, in crema.
Preparazione: 40’ più il tempo di ammollo + 60’ di cottura
- Mettete ad ammollare i fagioli per 12 ore; eliminate quelli rimasti a galla, poi sciacquateli bene e metteteli in una pentola con 2 l di acqua, l’alloro, l’aglio e la cipolla, sbucciati e interi, la costola di sedano, mondata e lavata, e la carota, mondata, lavata e raschiata.
- Fate cuocere dolcemente per circa 40 minuti finché i fagioli non saranno teneri.
- Eliminate le foglie di alloro, frullate il tutto, regolate di sale e pepe e tenete in caldo
- Tritate finemente le erbe aromatiche, mettetele in una ciotola, unite l’orzo, l’uovo, il formaggio, regolate di sale e insaporite con pepe macinato al momento e noce moscata grattugiata.
- Amalgamate bene gli ingredienti e con l’aiuto di un cucchiaio formate quattro piccole polpette.
- Tagliate il formaggio fresco a cubetti e disponetene uno nel centro di ogni polpettina.
- Rotolate le polpette nel pangrattato affinché se ne rivestano bene e friggetele nell’olio molto caldo.
- Versate un mestolo di crema di fagioli nelle fondine individuali, adagiate una polpettina di orzo, condite con un filo di olio extravergine di oliva e servite.
Vino consigliato: Servite bianchi di buon corpo come il Collio Chardonnay o il Fiano d’Avellino.
Il Fiano di Avellino nasce nel comparto vitivinicolo irpino, zona che vanta vini di elevata qualità come il Taurasi e il Greco di Tufo, le altre due DOCG della regione. Il Fiano è prodotto con uve allevate in collina, nella zona vinicola che si sviluppa attorno ad Avellino. I Romani apprezzavano i vini prodotti nel tratto della via Appia che attraversa quest’area. Il vitigno Fiano era chiamato da Plinio Apianum, perché i suoi grappoli dolci erano particolarmente amati dalle api, golose di uva. Si ritiene che il luogo di origine di questo vitigno corrisponda alla zona di Lapio, ma non è da escludere che sia stato importato in Campania in tempi assai remoti, probabilmente dai Fenici. Il Fiano di Avellino è un bianco elegante, raffinato, capace di invecchiare anche per molti anni; è considerato un vino aristocratico, al vertice dell’enologia del Mezzogiorno, molto apprezzato per il gusto particolarmente fruttato con sentori di nocciola. La zona di produzione comprende numerosi comuni dell’Avellinese; il vino è ottenuto da uve Fiano (minimo 85%), Greco, Coda di Volpe o Trebbiano.] Il Fiano di Avellino nasce nel comparto vitivinicolo irpino, zona che vanta vini di elevata qualità come il Taurasi e il Greco di Tufo, le altre due DOCG della regione. Il Fiano è prodotto con uve allevate in collina, nella zona vinicola che si sviluppa attorno ad Avellino.
I Romani apprezzavano i vini prodotti nel tratto della via Appia che attraversa quest’area.
Il vitigno Fiano era chiamato da Plinio Apianum, perché i suoi grappoli dolci erano particolarmente amati dalle api, golose di uva. Si ritiene che il luogo di origine di questo vitigno corrisponda alla zona di Lapio, ma non è da escludere che sia stato importato in Campania in tempi assai remoti, probabilmente dai Fenici.
Il Fiano di Avellino è un bianco elegante, raffinato, capace di invecchiare anche per molti anni; è considerato un vino aristocratico, al vertice dell’enologia del Mezzogiorno, molto apprezzato per il gusto particolarmente fruttato con sentori di nocciola.
La zona di produzione comprende numerosi comuni dell’Avellinese; il vino è ottenuto da uve Fiano (minimo 85%), Greco, Coda di Volpe o Trebbiano.
Abbinamenti:
: frutti di mare, pesci di sapore mediamente corposo, preparazioni di carni bianche delicate, caciocavallo e provola, Mozzarella di Bufala, minestroni e lasagne.
frutti di mare, pesci di sapore mediamente corposo, preparazioni di carni bianche delicate, caciocavallo e provola, Mozzarella di Bufala, minestroni e lasagne.
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