Augurando a tutti i nostri navigatori uno splendido anno nuovo, in cui ciascuno possa realizzare i propri sogni, ecco qualche ricetta per la più classica delle cene: cotechino, zampone e tanti modi diversi per preparare le bene auguranti lenticchie!
Ingredienti: per 4 persone.
1 cotechino da 1 kg
900 g di bietoline
4 uova
20 g di formaggio grattugiato
1/2 cipolla
olio
sale
Per la pasta:
200 g di farina
1 cucchiaio d’olio
sale
Nota:
750 calorie a porzione
Il cotechino, come lo zampone, può essere consumato con una certa frequenza, senza timore per la salute e la linea. L’impasto, infatti, è formato da carne magra e cotenna, ricche di proteine, ferro, vitamine B e da un’alta percentuale di grassi “buoni”.
Preparazione: 35’ + 2 ore e 50’ di cottura
- Avvolgete il cotechino in un telo bianco e fatelo bollire lentamente per due ore.
- A parte, lessate le bietoline per quindici minuti.
- Scolatele e tagliatele grossolanamente.
- Nel frattempo preparate la pasta mescolando farina e olio con la quantità di acqua necessaria per ottenere un composto elastico e liscio.
- In una padella scaldate due cucchiai d’olio, insaporitevi la cipolla tritata finissima e poi le bietole per cinque minuti, salate con moderazione.
- Sbattete tre uova con il formaggio e il sale.
- Tirate la pasta a sfoglia sottile, datele la forma di un rettangolo, sulla superficie spalmate il battuto d’uova, quindi cospargetevi le bietoline e sopra adagiatevi il cotechino ben sgocciolato.
- Arrotolate la pasta, bucherellate il rotolo con i rebbi di una forchetta, spennellatelo con il tuorlo e con un po’ di albume, sigillate le estremità.
- Adagiatelo sulla placca del forno, spennellate d’olio e cuocete a 180° per venticinque minuti.
- Ritirate, fate riposare alcuni minuti.
- Servite il cotechino tiepido tagliato a fette.
Vino consigliato: Sangiovese di Romagna.
Il Sangiovese è vitigno autoctono, citato per la prima volta, come "Sangiogheto" o "Sangioveto", dal Soderini nel 1600 ("La coltivazione delle viti"). Il nome, quindi, può derivare sia dai gioghi, tipici del paesaggio collinare, che dal sangue di Giove (Sanzvès nel dialetto romagnolo). Vitigno fondamentale nelle più pregiate DOC e DOCG italiane, con crescente successo internazionale, trova un habitat ideale nei comprensori collinari romagnoli, assumendo una forte personalità strutturale nel territorio Riminese.
Il Sangiovese di Romagna è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle province di Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini; prodotto con le uve Sangiovese vinificate in purezza o insieme a piccole quantità (massimo 15%) di uve di altre varietà a bacca rossa della zona.
Il vino a denominazione di origine controllata "Sangiovese di Romagna" deve essere ottenuto da uve provenienti da vigneti aventi, nell'ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica:
Sangiovese: dall'85% al 100%; possono concorrere, da soli o congiuntamente fino ad un massimo del 15%, altri vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione per la regione Emilia-Romagna.Per i nuovi impianti la densità minima di piante non dovrà essere inferiore a ceppi per ettaro: 3.300 per il Sangiovese di Romagna; 3.700 per il Sangiovese di Romagna Superiore..
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