Tante ricette per le feste di Natale. Ricette semplici da realizzare per festeggiare il Natale in famiglia.
Puoi raccontaci come prepari tu l'agnello, la tua ricetta di Natale, qual è la tua ricetta preferita, la più gustosa, il tuo dolce preferito, la salva-tempo o la salva-denaro.
Ingredienti: per 14 persone
2 rotoli di pasta biscotto farciti al cacao g 500
2 buste di preparato per mousse
latte 1/2 litro
pasta di mandorle pronta g 30
Note:
377 calorie a porzione
E' consigliabile decorare il dolce e portarlo in tavola immediatamente.
Preparazione: 20’
- Preparate la mousse con il latte ben freddo, seguendo le istruzioni sulla confezione.
- Raffreddatela in frigorifero per 60'.
- Mettete uno dei rotoli su un piatto da portata.
- Tagliate il secondo a metà, in diagonale.
- Appoggiatene metà al primo tronchetto e affettate l'altra, disponendo i tranci tutt'intorno.
- Deponete la mousse a strisce e a ciuffetti sul tronchetto, il ramo e i tranci con una tasca da pasticcere munita di bocchetta spizzata.
- Ritagliate dalla pasta di mandorle le lettere per formare una scritta augurale e componetela. Guarnite a piacere.
Loazzolo, fiero dei suoi residenti, ha quattro cittadini insigniti della cittadinanza onoraria proprio grazie a questo prodotto della terra, si tratta dei quattro Padri del Loazzolo, nomi di spicco del panorama enogastronomico italiano: Luigi Veronelli, Carlo Petrini, Vittorio Gancia, e Giacomo Bologna, i veri fautori di questa doc. Loazzolo, la DOC più piccola d'Italia è stata riconosciuta nel 1992, un vino dolce rarissimo, vinificato e imbottigliato esclusivamente da uve Moscato (tradizionalmente impiegate per la produzione dell'Asti), uve appassite ed eventualmente attaccate dalla muffa nobile, coltivate nel solo comune di Loazzolo caso unico in italia. Conta 8 produttori per circa 5 ettari complessivi!. Le condizioni ambientali e di coltura dei vigneti destinati alla produzione del vino "Loazzolo" devono essere quelle tradizionali della zona e, comunque, atte a conferire alle uve ed al vino derivato le specifiche caratteristiche qualitative. Sono considerati idonei unicamente i vigneti ubicati su pendii e dossi collinari soleggiati su terreno a struttura calcarea marnosa. La giacitura dei terreni vitati, per favorire l'insolazione, deve essere collinare con pendenza minima del 20% con esclusione dei vigneti di basso o di fondo valle, ombreggiati, pianeggianti o umidi. Tenuto conto delle elevate esigenze termiche del vitigno Moscato bianco destinato alla produzione del vino "Loazzolo", sono da considerarsi idonei esclusivamente i vigneti in esposizione solari collocati sui versanti collinari da est a ovest. I sesti di impianto devono assicurare nella parte coltivata minimo 4.000 viti per ettaro: le forme di allevamento ed i sistemi di potatura debbono essere quelli generalmente usati (potatura corta Guyot, cordone a sperone).
L'uva prodotta deve essere vendemmiata tardivamente per ottenere una grande gradazione zuccherina (14-15° alla vendemmia) e lasciata appassire per alcuni mesi, su graticci di canne in un apposito locale denominato fruttaio; attaccata dalla muffa nobile, viene successivamente selezionata a mano. Il mosto viene vinificato all'inizio dell'inverno, fatto fermentare lentamente e affinato per 2 anni a partire dal 1 gennaio successivo a quello della vendemmia, di cui almeno 6 mesi in barriques di rovere, dopodichè viene imbottigliato. Si ottiene un vino concentrato, intenso, molto carico. Attualmente la produzione totale è di circa 50.000 bottiglie l’anno divisa tra gli otto produttori. A tutela di questi produttori esiste il "Consorzio per la tutela e valorizzazione dei vini a denominazione di origine controllata Barbera d'Asti, Barbera del Monferrato, Dolcetto d'Asti, Freisa d'Asti, Cortese Alto Monferrato e Monferrato" con sede ad Asti. Abbiamo degustato una bottiglia di Loazzolo dell’Azienda Forteto della Luja, vendemmia tardiva 2004: Piasa Rischei. 11,5°. La nostra scelta è stata diretta verso l’azienda più storica, più importante e più premiata nei concorsi del settore vitivinicolo.
Al palato vengono confermati i profumi sopracitati, sentiamo del cedro, note tamarindo, canditi; dopo la diluizioni una nota piacevole di frutta secca come la nocciola. E’ un vino Equilibrato e pronto, ma sicuramente con le caratteristiche trovate si mantiene per alcuni anni. Questo prodotto ci ha impressionati, in modo particolarità per i suoi contrasti: freschi e maturi, morbidi e acidi; è un vino complesso ma con ottima bevibilità e piacevolezza. Si accompagna bene con pasticceria secca, piccola pasticceria con crema o zabaione, oppure con formaggi stagionati o con del Foie Gras. La produzione di questo vino è molto altalenante per la difficoltà della produzione e la forte influenza del andamento climatico.
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