Gli asparagi sono un ortaggio saporito e versatile in cucina. Ingredienti perfetti per antipasti, crespelle, lasagne, da abbinare alle uova o cuocere semplicemente al vapore e condire in insalata.
Ingredienti: per 4 persone
1,5 kg di asparagi
100 g di prosciutto crudo
50 g di pinoli sgusciati
70 g di parmigiano grattugiato
120 g di burro
olio di oliva
sale
Preparazione: 15’ + 25’ di cottura
- Mondate gli asparagi privandoli del piede terroso.
- Lavateli bene in acqua fredda corrente e legateli a mazzetto usando filo da cucina in due punti diversi, così che non si possano muovere.
- Mettete i mazzi in piedi in una pentola alta e stretta, con acqua salata in ebollizione, e fateli cuocere per circa 10 minuti, a seconda del diametro della base dei turioni.
- Fate attenzione che le punte fuoriescano sempre dall’acqua.
- Scolateli delicatamente e passateli in acqua fredda.
- Allineate gli asparagi in una pirofila imburrata.
- Distribuite qua e là dei fiocchetti di burro e quindi spolverizzate con il parmigiano grattugiato.
- Passate la pirofila in forno preriscaldato a 180 °C e fate gratinare per circa 15 minuti.
- Nel frattempo, mettete i pinoli in una pentolina con un cucchiaio di olio e il prosciutto a pezzetti e fateli tostare a fuoco vivace mescolando continuamente.
- Sfornate gli asparagi, distribuiteli nei singoli piatti, quindi copriteli con la preparazione di prosciutto e pinoli e serviteli.
Vino consigliato: asparagi, prosciutto e pinoli alla base della preparazione consentono di scegliere vini bianchi di media corposità come l’ Albana di Romagna o il Vespaiolo di Breganze.
L'Albana di Romagna Docg è un vino bianco da pasto prodotto in quattro tipologie: Secco, Amabile, Dolce e Passito.
E' un vino tipico della regione Emilia Romagna, prodotto in provincia di Forlì. L'Albana di Romagna si ottiene dal vitigno Albana.
Vino di antichissima fama, già noto ai tempi di Galla Placidia, deriva esclusivamente dal vitigno omonimo tipico della fascia collinare che fa capo a Bertinoro e comprende diversi comuni tra cui Castrocaro Terme e Brisighella.
Recentemente è entrato a far parte dei vini classici con denominazione di origine controllata e garantita. Il tipo secco è indicato con gli antipasti misti, le minestre asciutte, i risotti, le zuppe di pesce, i piatti di uova e formaggi, il fritto alla marinara. I tipi amabile e passito sono da dessert o da bere fuori pasto come vino da conversazione.
L'Albana di Romagna è stato il primo bianco a ottenere la Docg, attribuitagli nel 1987. Questo vino, che si presenta nelle varianti Secco, Amabile, Dolce e Passito, è prodotto con le uve dell'omonimo vitigno, coltivato da Bologna fin quasi al mare. Le origini dell'Albana sono così remote da confondersi con la leggenda.
Si narra che, alla figlia dell'imperatore Teodorico, Galla Placidia, di passaggio in un paesino della Romagna, venne offerto un boccale di Albana. La principessa, estasiata, dichiarò che una tale delizia doveva essere bevuta solo in calici d'oro, e così, da allora in poi, il paesino venne chiamato Bertinoro e l'Albana bevuto solo in preziose coppe. Altro grande estimatore dell'Albana di Romagna si racconta sia stato Federico Barbarossa, ma le radici storiche di questo vino sono state rintracciate nel 'Trattato d'Agricoltura' di Pier de' Crescenzi, risalente al 1200.
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