Ingredienti: per 6 persone
200 g di farina tipo 00
100 g di burro
1 uovo
4 tuorli
125 g di zucchero
300 g di ricotta
125 g di mozzarella
100 g di formaggio fresco
20 g di pecorino grattugiato
75 g di prosciutto crudo
sale
pepe in grani
Preparazione: 35’ più il tempo di riposo + 60’ di cottura.
- Preparate la pasta frolla: in una terrina amalgamate 100 g di zucchero con il burro già ammorbidito e ridotto a pezzetti.
- Incorporate due tuorli e la farina e lavorate gli ingredienti fino a ottenere un impasto omogeneo.
- Con il composto formate un panetto, che avvolgerete in un foglio di pellicola per alimenti e riporrete in frigorifero a riposare per 30 minuti.
- Nel frattempo lavorate la ricotta con il formaggio fresco e passate il composto al setaccio.
- Tagliate a dadini la mozzarella e il prosciutto.
- In una terrina riunite il composto di ricotta, il pecorino grattugiato, i dadini di mozzarella e prosciutto, l’uovo intero, un altro tuorlo, lo zucchero rimasto, una presa di sale e una abbondante macinata di pepe.
- Mescolate bene per amalgamare gli ingredienti.
- Scaldate il forno a 150 °C.
- Prelevate dal frigo il panetto di pasta frolla e stendetene due terzi in un ampio disco con cui fodererete una teglia ben imburrata del diametro di circa 20 cm.
- Versate sulla base il composto di prosciutto e formaggio e ricoprite con la pasta restante, stesa in un altro disco.
- Con le dita sigillate bene i bordi formando una sorta di cordoncino e spennellate tutta la superficie con il tuorlo rimasto, dopo averlo leggermente sbattuto.
- Fate cuocere nel forno preriscaldato a 150 °C per circa 1 ora, quindi sfornate e lasciate raffreddare.
- Appena sarà tiepida, trasferite la torta lucana sul piatto da portata e tagliatela in sei spicchi.
- Portate in tavola e distribuite sui piattini individuali.
Vino consigliato: servite con un Aleatico, vino rosso dolce e fruttato, prodotto in Puglia fin dai tempi remoti.
L’Aleatico di Puglia Doc è un vino dolce naturale che si produce in Puglia da secoli, presenta una gradazione minima di 15 gradi ed è proposto sia nelle tipologie Dolce naturale e Liquoroso dolce naturale, versione in cui il leggero appassimento delle uve innalza il tasso minimo di alcolicità fino ai 18,5 gradi. Ottimo sulle preparazioni dolci a base di pasta di mandorle va molto bene anche su dolci caldi (tortini e sformati) a base di cioccolato.
L’altro grande vino italiano da cioccolato è prodotto in Piemonte dalla fine del 1800, ed è il il Barolo Chinato, un vino speciale prodotto con Barolo a denominazione d'origine controllata e garantita, aromatizzato con corteccia di china calissaia, radice di rabarbaro e di genziana i cui principi attivi vengono estratti mediante macerazione a temperatura ambiente con aggiunta finale di spezie aromatizzanti, tra cui il prezioso seme di cardamomo. Aiutato dalla fama di vino medicinale e nella tradizione piemontese l'antidoto principale a tanti malanni e raffreddori, consumato come vin brulé, caldo e corroborante, il Barolo Chinato, oltre che squisito digestivo naturale è visto come il vino ideale per reggere e completare il gusto persistente anche dei cioccolati più ricchi di cacao.
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