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Il formaggio di fossa è davvero ottimo, ma in cucina è addirittura un vero e proprio jolly.

Pubblicato da Maria Susana Diaz il 15/09/2013 | 10:00

Il formaggio di fossa è un formaggio grasso, friabile, gustoso e dal profumo assai intenso ; il suo aroma richiama il profumo del sottobosco , del  legno, del tartufo e del  muschio; il suo sapore è caratteristico e particolare e  passa dal dolce al piccante.

Storia:
il formaggio di fossa è antico e particolare, tipico di Sogliano al Rubicone nel Forlinese e conosciuto  fin dal XV secolo. Il suo nome deriva dal fatto che i contadini della regione usavano nasconderlo sotto terra, a quattro o cinque metri di profondità , in cavità tufacee, per salvarlo dalle scorrerie dei banditi.

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Produzione: le forme di formaggio di fossa maturano per due o tre mesi all'aria aperta; poi, in agosto, vengono  avvolte in teli bianchi, messe in una sacca, venti o venticinque per volta, avvolte nel fieno e riposte in fosse di tufo a forma di fiaschi, profonde circa 3 metri per due di diametro, dove la temperatura si aggira intorno ai 20° C e vi è un grado di umidità dell' 80-90 %.

Prima di essere riempite, le fosse  vengono pulite bruciando paglia e sterpi  e poi rivestite di paglia e canne per favorire la sgocciolatura del siero ed evitare il contatto dei formaggi con le pareti della fossa. Dopo aver stivato i sacchi dei formaggi nelle fosse, queste vengono chiuse con coperchi di legno e, come vuole la tradizione, le forme di formaggio vengono chiuse nelle grotte per 90 giorni ad agosto e vi rimangono  fino al 25 novembre , giorno di Santa Caterina.

In cucina: per meglio gustare il sapore del formaggio di fossa è preferibile portarlo per alcune ore a temperatura ambiente. Questo formaggio, gustato da solo, è davvero ottimo, ma in cucina è addirittura un vero e proprio jolly: l'abbinamento con il miele ne esalta il gusto ed è ottimo accompagnato sia dalla composta di frutta chiamata 'savor', una preparazione a base di mosto di uva cotto a lungo con vari tipi di frutta, sia con frutta  fresca o  secca. E' anche un condimento ideale per aggiungere sapore a pasta, risotti , gnocchi e ravioli e per i piatti al gratin e a base di verdure. Si accompagna con vino rosso abboccato, come Valpolicella o Bardolino.

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Sagre: a Cartoceto (PU), l'apertura della fossa avviene l'ultima domenica di Novembre, giornata di grande festa per il paese e per gli amanti di questo indimenticabile pecorino.
A Sogliano al Rubicone (FC) le fosse vengono aperte il giorno di Santa Caterina, il 25 novembre, giorno in cui le vie di questo paese si riempiono del fragrante odore del pecorino di fossa.

Nel complesso, possiamo dire che il formaggio di fossa si presenta con forme irregolari e inebria per il suo particolare sapore e profumo che lo rendono inconfondibile non solo agli esperti del settore; per quanto concerne il colore, esso si avvicina al paglierino quindi una tonalità di giallo chiaro a tratti simile a quello della paglia. Dura e robusta è la sua pasta.

A cavallo tra il mese di Agosto e l'inizio di Settembre ha inizio l'infossatura del formaggio di fossa mentre la sfossatura avviene una volta terminato il periodo di stagionatura: è allora che viene tolta la copertura della fossa e per tradizione questo momento viene fatto coincidere con la seconda metà di Novembre (più precisamente il 25 del mese nonché giorno di Santa Caterina d'Alessandria).

formfossa

Vediamo, adesso, la storia e le origini del formaggio di fossa con un'occhiata a qualche gustosa ricetta.

Sogliano al Rubiconde, in Emilia Romagna e Talamello ( così chiamato dal poeta Tonino Guerra, noto collaboratore di Federico Fellini) nelle Marche, sono le 'capitali' del formaggio di fossa, un formaggio di tradizione antica, tramandata fino ai nostri giorni.

Secondo la leggenda pare che l'origine del formaggio di fossa risalga al 1486 quando Alfonso d'Aragona, figlio del re di Napoli, sconfitto dai francesi, ottenne ospitalità da Girolamo Riario, Signore di Forlì.  Poiché però le risorse del Signore forlivese non riuscirono a lungo a sfamare Alfonso d'Aragona e le sue truppe  i  soldati cominciarono ben presto a depredare i contadini
delle zone circostanti i quali, per difendersi, presero l'abitudine di nascondere le provviste nelle fosse di arenaria. Quando, a novembre, gli eserciti partirono e non vi era più il pericolo delle
loro scorrerie, i contadini  dissotterrarono i loro approvvigionamenti e scoprirono, con grande sorpresa, che il formaggio invece di ammuffire, aveva cambiato le proprie caratteristiche organolettiche acquistando un ottimo sapore.
Questa potrebbe essere l'origine del formaggio di fossa, una delle più ghiotte rarità gastronomiche offerte dalla Romagna e dalle Marche, ma, al di fuori  della leggenda, esistono due inventari della fine del 1400 dai quali  emerge che le fosse venivano affittate dai produttori di formaggio e che le stesse venivano utilizzate per conservare il grano e preservarlo dalle razzie.

Ricette:

Entrecôte di manza chianina grigliata al formaggio di fossa.

Entrecôte di manza chianina grigliata al formaggio di fossa

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A proposito di: Maria Susana Diaz

Ho deciso di aprire questo blog, per condividere insieme ad altre persone la passione che ho per la cucina, da qui il titolo del blog, non mancheranno ricette classiche, rivisitate, personali e cercherò di spaziare il più possibile. Le ricette che troverete rispecchiano il mio quotidiano, spero di riuscire per quanto sia la mia modesta esperienza di poter esservi utile nei miei consigli, perchè qualunque cosa decidiate di fare, la cucina richiede tempo, amore e passione.

1 commenti :

  1. Guardate che idee originali per l'aperitivo: http://www.nonsoloscatolette.it/2013/08/siamo-soli-scatta-laperelax-009242.php

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