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Gattò di patate alla napoletana.

Pubblicato da Maria Susana Diaz il 18/09/2013 | 15:08

Ingredienti: per 4 persone

1,5 kg di patate a pasta gialla
120 g di burro
100 g di grana grattugiato
50 g di pecorino grattugiato
3 uova
100 g di prosciutto crudo in una sola fetta
100 g di provola affumicata
200 g di Mozzarella di Bufala Campana
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
pangrattato
burro per la tortiera
sale
pepe
1 tuorlo

Gattò di patate

Preparazione: 30’ + 1 ora e 10’ di cottura

  • Lavate le patate raschiando bene la buccia, quindi fatele lessare in acqua salata.
  • Scolatele dopo circa mezz’ora, pelatele subito e schiacciatele con un cucchiaio di legno in una ciotola capiente.
  • Incorporate 100 g di burro, il grana e il pecorino grattugiati, le uova intere più il tuorlo, il prosciutto ridotto a dadini, il prezzemolo, sale e pepe.
  • Per ottenere un composto sufficientemente cremoso, aggiungete se necessario anche un paio di cucchiai di latte.
  • Lavorate bene il tutto fino a quando l’impasto risulterà perfettamente omogeneo.
  • Ungete di burro una tortiera di 24 cm di diametro, spolverizzatela con uno strato uniforme di pangrattato, quindi versate metà del composto di patate.
  • Livellatelo bene e sopra formate uno strato di fettine di provola affumicata e di mozzarella di bufala.
  • Ricoprite con un altro strato di composto, pareggiate la superficie, cospargetela di pangrattato e distribuitevi qualche fiocchetto di burro.
  • Fate cuocere in forno preriscaldato a 200 °C finché il gattò risulterà ben dorato (circa 30-40 minuti).
  • Sfornate e fate riposare qualche minuto prima di servirlo. Lo potete gustare anche freddo. .

Vino consigliato: l’intensità dei formaggi è mediata dalla presenza delle patate; occorre un vino bianco di corpo sottile come il Bianco del Sannio oppure il Trebbiano di Romagna.

            trebbiano di romagna

            Riconosciuto dalla Denominazione di Origine Controllata nel 1973, il Trebbiano di Romagna è insieme al Sangiovese il simbolo enologico della regione a sud del Po. L'origine della sua coltivazione in Romagna è antica, sembra risalire addirittura al periodo degli Etruschi e dei Romani, quando vennero impiantati i primi vitigni di Trebulanus sulle terre bonificate della Romagna e sulle colline preappenniniche.

            Il Trebbiano di Romagna DOC è prodotto nelle zone collinare delle province di Bologna, Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna. Il vitigno è a bacca bianca, con grappoli medio-grandi e compatti e alati. L’acino è di dimensioni medie, con buccia consistente, di colore verde-giallognolo e ricca di pruina.

            Nel calice si presenta di colore giallo paglierino, più o meno intenso. L’aroma è vinoso e fruttato, particolarmente gradevole e con sentori di frutta bianca e di erbe aromatiche.

            Al palato è armonico, secco, giustamente fresco (acido) e sapido. È un vino particolarmente leggero e delicato, ideale da consumarsi giovane, entro l'anno successivo alle vendemmia.

            Il Trebbiano di Romagna DOC va servito in calice a tulipano a stelo lungo a una temperatura di 8/10° C. Ottimo come aperitivo, si sposa egregiamente con antipasti delicati, a base di pesce o di verdure. In Romagna accompagna la piadina con lo "squacquerone", formaggio fresco locale, e con i salumi come il prosciutto crudo e il salame.

            Alcune (eno-) curiosità.
            Il Trebbiano di Romagna degustato appartiene alla linea Brumale del Consorzio Caviro: una linea prodotta con le più pregiate varietà di uve italiane, la cui immagine è strettamente legata alle tradizioni nazionali di vinificazione e che annovera anche Sangiovese di Romagna, Montepulciano d’Abruzzo, Nero d’Avola, Grecanico Inzolia,  Rosso Sicilia.
            Forte di 41 cantine associate e più di 20.000 viticoltori su tutto il territorio italiano, il Consorzio Caviro è oggi l’azienda leader del settore vitivinicolo nazionale. Grazie all’esperienza dei soci e alla loro profonda conoscenza del vino, Caviro può vantare un’efficace "rete di qualità" che assicura il controllo sull'intera filiera produttiva e di conseguenza sulle caratteristiche di ogni singola linea di prodotto commercializzata.

            trebbiano di romagna uva

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            A proposito di: Maria Susana Diaz

            Ho deciso di aprire questo blog, per condividere insieme ad altre persone la passione che ho per la cucina, da qui il titolo del blog, non mancheranno ricette classiche, rivisitate, personali e cercherò di spaziare il più possibile. Le ricette che troverete rispecchiano il mio quotidiano, spero di riuscire per quanto sia la mia modesta esperienza di poter esservi utile nei miei consigli, perchè qualunque cosa decidiate di fare, la cucina richiede tempo, amore e passione.

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