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Guancette di pescatrice con fagioli zolfini al Balsamico.

Pubblicato da Maria Susana Diaz il 18/10/2013 | 14:05

Ingredienti: per 4 persone

    16 guancette di pescatrice
    160 g di fagioli zolfini
    200 g di vino rosso
    16 striscioline di pomodoro confit
    8 gamberi sgusciati
    1 mazzetto odoroso
    1 rametto di rosmarino
    olio extravergine di oliva
    aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia
    sale alle erbe aromatiche
    pepe

Per l’olio alle vongole:

    10 vongole veraci sgusciate
    80 g di olio extravergine di oliva
    1 foglia di basilico
    1 rametto di timo

Guancette di pescatrice con fagioli zolfini al Balsamico

Preparazione: 

  • Preparate l’olio alle vongole: mettete tutti gli ingredienti in una ciotola e passate in forno ventilato a 80 °C per circa 15 minuti; fate raffreddare e frullate il tutto.
  • Per la salsa di vino rosso, fate ridurre 200 g di vino rosso a fuoco lento fino a che vi resteranno 60 g di prodotto.
  • Preparate i fagioli zolfini: metteteli a bagno per una notte, scolateli, versateli in una pentola e coprite con acqua; aggiungete un mazzetto odoroso e cuocete per 40 minuti a fuoco lento, scolate e tenete da parte.
  • Fate scaldare bene una padella antiaderente, versatevi un filo di olio extravergine e un rametto di rosmarino, e rosolate le guancette da entrambe le parti per un minuto circa, insaporite con il sale alle erbe e il pepe, condite con un filo di olio e cuocete in forno preriscaldato a 110 °C per 3 minuti.
  • Scaldate una padella, aggiungete poco olio extravergine, mettete 4 gamberi tritati, i fagioli zolfini e saltateli per un minuto, insaporite con il sale alle erbe e tenete da parte.
  • Distribuite in quattro piatti rettangolari i fagioli nel senso della lunghezza e conditeli con l’aceto balsamico.
  • Con la salsa di vino rosso tracciate una riga, parallela ai fagioli, su cui metterete le guancette di pescatrice.
  • Guarnite i fagioli con un gambero leggermente saltato in padella, le guancette con la julienne di pomodoro confit, condite con l’olio alle vongole e servite.

Vino consigliato: Albana di Romagna, Colli Bolognesi Riesling Italico, Malvasia Istriana dei Colli Orientali del Friuli.

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L'Albana di Romagna Docg è un vino bianco da pasto prodotto in quattro tipologie: Secco, Amabile, Dolce e Passito.

E' un vino tipico della regione Emilia Romagna, prodotto in provincia di Forlì. L'Albana di Romagna si ottiene dal vitigno Albana

Vino di antichissima fama, già  noto ai tempi di Galla Placidia, deriva esclusivamente dal vitigno omonimo tipico della fascia collinare che fa capo a Bertinoro e comprende diversi comuni tra cui Castrocaro Terme e Brisighella.
Recentemente è entrato a far parte dei vini classici con denominazione di origine controllata e garantita. Il tipo secco è indicato con gli antipasti misti, le minestre asciutte, i risotti, le zuppe di pesce, i piatti di uova e formaggi, il fritto alla marinara. I tipi amabile e passito sono da dessert o da bere fuori pasto come vino da conversazione.

Abbinamenti di cibo al vino Albana di Romagna Amabile Docg.
Il vino Albana di Romagna Amabile Docg e' un vino bianco che si abbina bene con Dessert ed in particolare Pasticceria secca.

L'Albana di Romagna Secco, il cui periodo ideale di consumo è entro due anni dalla vendemmia, va servito a una temperatura di 10-12°C in calici per vini bianchi di corpo. Si abbina bene a piatti a base di pesce e frutti di mare, ma anche a frittate alle erbe, lumache e formaggi giovani a pasta molle. Le varietà Amabile, Dolce e Passito vanno invece consumate a fine pasto, con la frutta e il dessert, servite in calici piccoli. Un abbinamento particolarmente indicato è quello dell'Albana di Romagna Passito con la ciambella, la classica torta con il buco, appena indurita.

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A proposito di: Maria Susana Diaz

Ho deciso di aprire questo blog, per condividere insieme ad altre persone la passione che ho per la cucina, da qui il titolo del blog, non mancheranno ricette classiche, rivisitate, personali e cercherò di spaziare il più possibile. Le ricette che troverete rispecchiano il mio quotidiano, spero di riuscire per quanto sia la mia modesta esperienza di poter esservi utile nei miei consigli, perchè qualunque cosa decidiate di fare, la cucina richiede tempo, amore e passione.

1 commenti :

  1. Il fagiolo zolfino è un prodotto tipico dell'agricoltura di alcune zone della Toscana. È detto anche fagiolo del cento perché viene seminato il centesimo giorno dell'anno, o fagiolo burrino. Lo zolfino è piccolo e tondo, fino a venti anni fa lo si poteva trovare solo da pochi agricoltori nella zona collinare intorno a Loro Ciuffenna.

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