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Branzino con verdure al vapore.

Pubblicato da Maria Susana Diaz il 12/01/2011 | 20:16

Ingrediente Principale: Branzino - Finocchi - Carotine - Taccole
Ricetta per persone n. 4
Note: -
Ingredienti:

800 g di branzino tagliato in piccoli tranci
4 finocchi piccoli
8 carotine mignon
200 g di taccole
1 ciuffo di aneto
80 g di burro
6 foglie di basilico
2 cipollotti
1 porro
5 dl di vino bianco secco
Sale
Pepe nero in grani


Preparazione (40')
  • Iniziate mondando e lavando il porro e un cipollotto.
  • Prendete una pentola adatta alla cottura al vapore e …: portate a bollore mezzo litro di acqua insaporita con il vino, il cipollotto, il porro e cinque grani di pepe, fate ridurre il liquido di circa un terzo.
  • Passate ai finocchi e alle carote: lavate e mondate anch’essi e divideteli a metà longitudinalmente.
  • Proseguite …: lavando e mondando anche le taccole.
  • Nel cestello per la cottura al vapore: disponete le verdure e sistematelo sopra la pentola del liquido ridotto, aggiustate di sale, aggiungete il ciuffo di aneto, incoperchiate e fate cuocere per 6-7 minuti circa.
  • Trascorso questo tempo: togliete le verdure dal cestello e tenetele da parte in caldo.
  • Prendete i tranci di branzino: e sistemateli nel cestello per la cottura al vapore (lo stesso nel quale avete cotto le verdure), salate, pepate e fate cuocere sulla stessa riduzione delle verdure per 10 minuti circa.
  • Il cipollotto rimasto: mondatelo, fatelo scottare in acqua bollente e fatene un trito fine insieme alle foglie di basilico.
  • Questo stesso trito incorporatelo al burro, che avrete precedentemente sciolto a bagnomaria.
  • Preparatevi a servire: in un piatto da portata disponete un letto di verdure al vapore, sopra sistemate i tranci di branzino, e profumate con il burro aromatizzato al basilico.



Vino: Accompagnate le zuppe con un un Pinot Bianco dell’Alto Adige.


Per gli ampelografi, (gli studiosi delle caratteristiche morfologiche dei vitigni) il Pinot bianco ha sempre rappresentato fonte di ampia discussione. Ormai assodato che si tratta (così come il Pinot grigio) di una variante genetica del Pinot nero, è stato infatti a lungo confuso con lo Chardonnay (del quale d'altra parte possiede numerose caratteristiche comuni). Fino a quindici anni fa in Italia era spesso indicato come Pinot-Chardonnay e negli anni successivi alla fillossera spesso nel nord Italia le due varietà sono state reimpiantate l'una al posto dell'altra o insieme.

Il vitigno è originario della
Germania; in Alsazia raggiunge i migliori risultati qualitativi, ma è stato anche "esportato" in Stati Uniti, America latina e Australia. In Italia originariamente ha trovato il suo clima adatto in Friuli, in Lombardia, in Trentino e nell'Alto Adige. La sua diffusione in Toscana risale invece al '700, quando i Lorena, granduchi di Toscana, ne sponsorizzarono la coltivazione. In Italia i Pinot bianco di maggior pregio vengono da alcune zone del Friuli e dell'Alto Adige.

In queste zone particolarmente adatte al vitigno, le rese per ettaro sono molto basse e questo consente di produrre un vino bianco molto strutturato, morbido e grasso, che è anche adatto alla maturazione in barrique e si presta a essere invecchiato. Il Pinot bianco è particolarmente adatto ad essere spumantizzato e quindi entra a far parte delle cuveé dei migliori spumanti italiani del
Friuli, del Trentino e della Franciacorta.


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A proposito di: Maria Susana Diaz

Ho deciso di aprire questo blog, per condividere insieme ad altre persone la passione che ho per la cucina, da qui il titolo del blog, non mancheranno ricette classiche, rivisitate, personali e cercherò di spaziare il più possibile. Le ricette che troverete rispecchiano il mio quotidiano, spero di riuscire per quanto sia la mia modesta esperienza di poter esservi utile nei miei consigli, perchè qualunque cosa decidiate di fare, la cucina richiede tempo, amore e passione.

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