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Buoni sapori di Liguria, le flagranti sfoglie della torta pasqualina con i carciofi.

Pubblicato da Maria Susana Diaz il 22/03/2008 | 18:54

Tra tutte le verdure i carciofi hanno il più alto livello di antiossidanti. Secondo l’USDA (U.S. Department of Agriculture) su 1.000 diversi tipi di cibi vegetali i carciofi sono al 7° posto per contenuto di antiossidanti.

Queste sostanze, come è risaputo, sono uno dei principali mezzi per di difesa del sistema immunitario nei confronti dei radicali liberi, sostanze dannose per la salute che possono dare origine a malattie pericolose tra cui anche i tumori.

Le proprietà antiossidanti dei carciofi provengono dai polifenoli (quercetina e rutina), dalla vitamina C, la vitamina A, la vitamina E e dai flavonoidi. È stato dimostrato che i flavonoidi hanno proprietà preventive nei confronti del tumore al seno.
Leggi anche: Ravioli di tonno e carciofi.

Ingredienti: per 6 persone.

500 g farina bianca
500 g di ricotta fresca
6 carciofi con le spine
8 uova di quaglia (o 4 di gallina)
50 g di grana grattugiato
uno spicchio di aglio
prezzemolo
maggiorana
olio extravergine d'oliva ligure
sale
pepe

Preparazione: 115'

Cottura: 60'
  • Pulite i carciofi conservando solo i cuori teneri e tagliateli a fettine. Rosolate in una larga padella l'aglio schiacciato con 3 cucchiai di olio, aggiungete i carciofi, salateli, pepateli e cuoceteli a fuoco vivo per una decina di minuti; alla fine profumateli con un trito di prezzemolo e maggiorana. Quando sono tiepidi, mescolateli alla ricotta, unite il grana e regolate di sale.
  • Impastate la farina con 3 cucchiai di olio, un pizzico di sale e 2 dl circa di acqua tiepida; lavorate l'impasto unendo, se necessario, ancora poca acqua: dovrete ottenere una pasta morbida ma consistente; dividetela in 8 parti, formate delle palline e stendetele con il matterello sulla spianatoia infarinata, fino a ottenere dei dischi molto sottili.
  • Ungete di olio uno stampo di 22 cm, foderatelo con un disco di pasta, lasciandolo sbordare, e spennellatelo con un velo di olio.
  • Sovrapponete al primo altri 3 dischi, spennellando ciascuno con olio e lasciandoli sempre sbordare.
  • Stendete sul quarto disco il ripieno, formate tante fossette quante sono le uova e sgusciate in ciascuna un uovo; coprite con i restanti dischi di pasta, sempre unti di olio.
  • Ripiegate la pasta che sborda verso l'interno, spennellate di olio la superficie, punzecchiatela qua e là e cuocete la torta in forno a 180° per 40-45 minuti. Servitela tiepida.
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    A proposito di: Maria Susana Diaz

    Ho deciso di aprire questo blog, per condividere insieme ad altre persone la passione che ho per la cucina, da qui il titolo del blog, non mancheranno ricette classiche, rivisitate, personali e cercherò di spaziare il più possibile. Le ricette che troverete rispecchiano il mio quotidiano, spero di riuscire per quanto sia la mia modesta esperienza di poter esservi utile nei miei consigli, perchè qualunque cosa decidiate di fare, la cucina richiede tempo, amore e passione.

    2 commenti :

    1. Non solo mare ma anche terra, dicevamo: trionfano le focacce, la farinata di ceci, le torte salate di carciofi, di asparagi, di funghi, la famosissima torta pasqualina ricoperta da 20 o addirittura 33 sfoglie, il cui ripieno è a base di bietole, carciofi, parmigiano e uova; ed è usanza prepararla nel giorno di Pasqua.

      Anche minestre e zuppe sono interpretate con ricchezza di verdure e aromi; lo dimostrano ampiamente il minestrone, suadente, morbido, profumato e avvolgente. Anche la mesciua, un misto di legumi e la sbira, trippa in umido, servita con brodo, hanno avvincente personalità. Il tocco (sugo) di funghi, le lattughe farcite, la frittata di carciofi e funghi o quella di erbette, la scorzonera fritta e i fiori di zucca ripieni di patate accompagnano la più rappresentativa delle pietanze: la cima genovese. Possiamo definire la cima alla genovese una specie di arrosto ripieno poichè questo piatto si compone di una sacca di carne di vitello ed un ripieno. Le origini di questo piatto sono da ricercarsi nell'antichità, quando i contadini e gli allevatori liguri, per non sprecare la carne, ne facevano una sorta di arrosto. In realtà di carne nella cima non c'è n'è molta, infatti, tolta la sacca di carne, il ripieno è costituito principalmente da verdure, pinoli e formaggio.

      Nell'entroterra collinare, sotto i castagni, crescono i funghi porcini che vengono poi proposti nei modi più svariati: alla genovese con aglio e basilico, alla brace, fritti, ripieni, al funghetto, in tegame a strati con patate, aglio e basilico. Le caratteristiche "terrazze" producono pomodori, carciofi, zucchine, asparagi, spinaci e melanzane dal gusto unico.

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