Il Pandolce Natalizio un tempo veniva fatto solo con lo zebibbo, un’ uvetta non candita di scarsa qualità.
Era un dolce particolare e povero impastato, soprattutto, in occasione del Natale. Era usanza che il più giovane togliesse il ramoscello d’ulivo posto sul pandolce mentre il più anziano tagliava il dolce e lo distribuiva ai presenti.
Malgrado il nome non è vero che questo sia il pandolce più antico, in quanto, per tradizione, viene realizzato con lievito chimico che fu inventato solo nel 1850 dal dott. Liebig. Il pandolce genovese risalirebbe, invece, a parecchio tempo prima, perché veniva realizzato con lievito naturale dai fornai genovesi.
La ricetta del Pandolce Nostra Signora della Guardia è attribuita ad un pasticcere che lavorava nel negozio Besagno di Pontedecimo. Tale Bruzzo che dedicò questo dolce alla Madonna della Guardia, famoso santuario caro ai genovesi.
Ingredienti: per 4 persone.
1 Kg. di farina per dolci
100 grammi di lievito di birra
1/2 bicchiere circa di latte tiepido
200 grammi di burro
250 grammi di zucchero
250 grammi di uvetta sultanina
100 grammi di zibibbo
50 grammi di zucca candita
50 grammi di cedro candito
100 grammi di pinoli
2 dl. di acqua di fior d’arancio.
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Preparazione: 30’
Cottura: 60’
- Impastare la farina con il lievito di birra diluito in latte, il burro sciolto a bagnomaria, lo zucchero e l’acqua di fior d’arancio.
- Lavorate il tutto con forza per ottenere una pasta morbida e ben amalgamata.
- Aggiungete quindi tutti gli altri ingredienti lavorando la pasta per una buona mezz’ora.
- Raccoglietela a palla, copritela con un tovagliolo e lasciatela lievitare per 12 ore in un luogo tiepido.
- Mettere la pasta in una teglia imburrata e infarinata, fatevi nel mezzo 3 tagli a forma di triangolo e passate in forno caldo (180°) per un’ora.
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Tra i dolci di Natale il pandolce è una sinfonia di profumi e sapori: il cedro e l’arancia candita, l’acqua di fiori d’arancio, i semi di finocchio, l'uvetta e i pinoli (che in un dolce genovese non possono mancare). Tutto questo ben di Dio è poi incorporato in una pasta ricca di burro, friabile, nel caso del pandolce basso, oppure morbida ma consistente, nel pandolce alto. Il pandolce è il dolce di Natale a Genova ed in Liguria, e la tradizione richiede di portarlo in tavola con sopra un rametto di alloro, e che sia il più giovane a tavola a tagliarlo, e il più anziano a distribuire le fette ai commensali.
RispondiEliminaNiente uova?
EliminaNel Regno Unito è chiamato Genoa Cake ("torta di Genova"). Un dolce simile viene prodotto nei paesi dell'Est Europeo e dalla Persia, si chiama paska bread. Secondo una leggenda fu il doge Andrea Doria della Repubblica di Genova, nel '500, a bandire un concorso tra i maestri pasticceri di Genova per un dolce rappresentativo della ricchezza di Genova, nutriente, a lunga conservazione e adatto ai lunghi viaggi per mare.
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