Ingredienti principali:
pasta brisée
zucchine
prosciutto cotto
ricotta
Note:
436 calorie a porzione
Ingredienti: per 6 persone
500 g di zucchine a rondelle surgelate
200 g di prosciutto cotto
150 g di ricotta
50 g di parmigiano grattugiato
3 uova
2 tuorli
noce moscata
1 cipolla piccola
olio
sale
pepe
- Preriscaldate il forno a 190°.
- Nel frattempo, in una padella scaldate un filo d’olio con una cipollina tritata, aggiungete le zucchine surgelate, coprite e cuocete per 10 minuti.
- Mentre le zucchine cuociono sgusciate le uova in una terrina, unite un tuorlo, mescolatele con un frullino, aggiungete il prosciutto cotto tritato, la ricotta sminuzzata, il Grana Padano grattugiato, un pizzico di noce moscata, amalgamate, regolate sale e pepe.
- Stendete la pasta a disco, adagiatela in una teglia foderata con l’apposita carta, adagiatevi il disco dipasta lasciandolo fuoriuscire abbondantemente dal bordo.
- Sopra distribuite il ripieno senza schiacciarlo troppo, ricopritelo con le zucchine.
- Ripiegate sul ripieno la pasta che sporge.
- Spennellate tutta la superficie con il restante tuorlo diluito con poca acqua.
- Cuocete in forno per 25 minuti.
- Ritirate, dopo alcuni minuti trasferite la torta sul piatto da portata e servitela calda o a temperatura ambiente.
In Romagna il vino bianco si chiama Trebbiano. Nelle trattorie a cucina casalinga o negli alberghi della riviera adriatica, nei ristoranti o nelle poche osterie sopravvissute il Trebbiano è il vino bianco per definizione, servito per accompagnare primi piatti, secondi leggeri e fritti misti di pesce. Il Trebbiano arrivò nella regione portato dagli Etruschi, come scrisse Varrone. Plinio il Vecchio ricordò un “Vinum trebulanum” prodotto “in agro Trebulanis” presso Capua, in Campania. Tale autorevole affermazione ha portato a ritenere che l’origine del vitigno sia campana. Trebbiano potrebbe anche derivare da Trebbia, un fiume piacentino affluente del Po, o da uno dei numerosi borghi come Trebbiano presso Sarzana, Trebbiano di Ponte Nizza nell’Oltrepò Pavese, Trebbio vicino a Sansepolcro, Trebbio nel Bresciano o la città di Trebula, oggi Treglia, in provincia di Caserta.
Il Trebbiano Romagnolo è localmente detto “Trebbiano della fiamma”, perché quando l’uva matura assume, diversamente dalle altre, una particolare coloritura giallo-dorata carica. Il vino viene prodotto utilizzando le omonime uve (minimo 85%). L’area di produzione comprende i comuni appartenenti alle province di Bologna, Forlì, Ravenna. Se ne producono anche le versioni spumante e frizzante.
Resa:
Resa uva per ettaro: massimo 14 t.
Resa uva/vino finito: non superiore al 70%
Titolo alcolometrico volumico naturale minimo: 11,00%
(10,00% per frizzante e spumante)
Zona di produzione:
Provincia di Bologna: n. 10 comuni
Provincia di Forlì/Cesena: n. 18 comuni
Provincia di Ravenna: n. 14 comuni
Provincia di Rimini: n. 19 comuni
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