Esiste una particolare tipologia di fiori che non donano al mondo solo il loro profumo e la loro bellezza, ma possono anche diventare protagonisti di ricette invitanti e freschissime, da mettere in tavola proprio in questi giorni.
In realtà questa usanza tipica della tradizione orientale, non è poi così strana nemmeno da noi: pensiamo ai morbidi fiori di zucca, alle goduriose violette candite o a quei bei grappoli di fiori d'acacia che le nostre nonne friggevano o ci offrivano a merenda.
E allora, niente paura: andiamo alla scoperta di questo ingrediente fantasioso e coloratissimo, che ci stupirà per le sue mille sfumature di gusto.
Acquistateli già pronti, si trovano confezionati in vaschette, solitamente a fianco alle insalate: attenzione perché devono essere coltivati espressamente a scopo alimentare, senza uso di pesticidi.
Una volta tolti dalla confezione, i fiori vanno lavati e asciugati con grande cura, per preservare la loro delicatezza, e solo qualche minuto prima di utilizzarli, per evitare che perdano colore: per ritemprarli ulteriormente, potete tuffarli per qualche istante in una ciotola di acqua e ghiaccio.
Ma quali sono i fiori che più si adattano ad essere abbinati al cibo?
La begonia e il nasturzio trovano posto nelle insalate, la borragine è adatta a saporite frittate e a gustose tisane. I fiori della calendula ricordano i sentori dello zafferano, mentre i fiori del garofano sono adatti per carni bianche e pesci. Il geranio è ideale per dolci belli, buoni e profumati, proprio come la lavanda, che trova posto anche in abbinamento a piatti di carne, formaggi e dessert. Le foglie delle primule si possono consumare in insalata, nelle zuppe o nelle salse; i fiori possono essere infusi nel vino e nei cocktail, mentre la radice da aroma alla birra.
Il sambuco fa la sua comparsa in alcune ricette regionali come il pan mejno varesotto, mentre le violette sono celeberrime candite, a decorare i dolci più sontuosi ma possono anche essere il tocco di colore in più in fresche insalate.
In realtà questa usanza tipica della tradizione orientale, non è poi così strana nemmeno da noi: pensiamo ai morbidi fiori di zucca, alle goduriose violette candite o a quei bei grappoli di fiori d'acacia che le nostre nonne friggevano o ci offrivano a merenda.
E allora, niente paura: andiamo alla scoperta di questo ingrediente fantasioso e coloratissimo, che ci stupirà per le sue mille sfumature di gusto.
Acquistateli già pronti, si trovano confezionati in vaschette, solitamente a fianco alle insalate: attenzione perché devono essere coltivati espressamente a scopo alimentare, senza uso di pesticidi.
Una volta tolti dalla confezione, i fiori vanno lavati e asciugati con grande cura, per preservare la loro delicatezza, e solo qualche minuto prima di utilizzarli, per evitare che perdano colore: per ritemprarli ulteriormente, potete tuffarli per qualche istante in una ciotola di acqua e ghiaccio.
Ma quali sono i fiori che più si adattano ad essere abbinati al cibo?
La begonia e il nasturzio trovano posto nelle insalate, la borragine è adatta a saporite frittate e a gustose tisane. I fiori della calendula ricordano i sentori dello zafferano, mentre i fiori del garofano sono adatti per carni bianche e pesci. Il geranio è ideale per dolci belli, buoni e profumati, proprio come la lavanda, che trova posto anche in abbinamento a piatti di carne, formaggi e dessert. Le foglie delle primule si possono consumare in insalata, nelle zuppe o nelle salse; i fiori possono essere infusi nel vino e nei cocktail, mentre la radice da aroma alla birra.
Il sambuco fa la sua comparsa in alcune ricette regionali come il pan mejno varesotto, mentre le violette sono celeberrime candite, a decorare i dolci più sontuosi ma possono anche essere il tocco di colore in più in fresche insalate.
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