La cucina libica presenta elementi misti di cultura araba e mediterranea, con forti influssi italiani che risalgono al passato coloniale.
La popolazione libica predilige mangiare in casa, tranne al venerdì, quando vengono preparati picnic sulla costa, in cui i commensali si servono, usando mani e pane come posate, da un grande piatto comune.
I pastori nomadi berberi hanno lasciato la consuetudine della cottura a fuoco lento di zuppe e carni in pentole di terracotta (tajine), oltre al couscous, tradizionalmente di miglio, oggi di grano, condito con carne (principalmente montone), pesce o verdure.
La shorba è invece una zuppa di verdure speziata al peperoncino e condita con pezzi di pollo, tacchino o montone.
La pasta al pomodoro è un lascito della cucina italiana, reinterpretata con l'uso delle spezie.
La tradizione ebraica ha lasciato in eredità l'uso di frattaglie e la marinatura di carne e pesce.
Le principali spezie utilizzate sono coriandolo, cumino e cannella, ai quali si aggiungono per dare colore zafferano e cardamomo.
Orzo e frumento sono i principali cereali coltivati. Pomodori e patate sono le verdure più apprezzate; datteri, banane, cocco, arance e fichi identificano la frutta.
Il tè alla menta, servito in piccoli bicchieri, è la principale bevanda. Gli alcolici sono banditi per motivi religiosi.
La popolazione libica predilige mangiare in casa, tranne al venerdì, quando vengono preparati picnic sulla costa, in cui i commensali si servono, usando mani e pane come posate, da un grande piatto comune.
I pastori nomadi berberi hanno lasciato la consuetudine della cottura a fuoco lento di zuppe e carni in pentole di terracotta (tajine), oltre al couscous, tradizionalmente di miglio, oggi di grano, condito con carne (principalmente montone), pesce o verdure.
La shorba è invece una zuppa di verdure speziata al peperoncino e condita con pezzi di pollo, tacchino o montone.
La pasta al pomodoro è un lascito della cucina italiana, reinterpretata con l'uso delle spezie.
La tradizione ebraica ha lasciato in eredità l'uso di frattaglie e la marinatura di carne e pesce.
Le principali spezie utilizzate sono coriandolo, cumino e cannella, ai quali si aggiungono per dare colore zafferano e cardamomo.
Orzo e frumento sono i principali cereali coltivati. Pomodori e patate sono le verdure più apprezzate; datteri, banane, cocco, arance e fichi identificano la frutta.
Il tè alla menta, servito in piccoli bicchieri, è la principale bevanda. Gli alcolici sono banditi per motivi religiosi.
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