Ingredienti principali:
ricotta freschissima
erba cipollina
Ricetta per persone n.
4
Ingredienti:
Per la pasta:
200 g de farina tipo "00"
2 uova più 1 albume
1 pizzico di sale
Per il ripieno:
300 g di ricotta freschissima
60 g di erba cipollina
1 tuorlo
1 punta di noce moscata
1 pizzico i sale e pepe
Per il condimento:
1 mazzetto di erba cipollina
1 peperone
1 piccola cipolla
3 foglie di salvia
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale e pepe: q.b.
Castel del Monte Rosato (Puglia) a 15 °C Grignolino del Piemonte a 18 °C Lambrusca (Emilia) a 17 °C
Il Grignolino è un vitigno autoctono italiano a bacca rossa, coltivato soprattutto nelle zone di Asti e del Monferrato Casalese.
Era noto già nel Medioevo, con il nome di Barbesino, e apprezzato nel Cinquecento, quando andavano di moda i vini chiaretti; le prime notizie scritte si hanno a fine Settecento, mentre è a fine Ottocento che il Grignolino raggiunge l’apice della sua fama, tanto da essere elogiato dal re Umberto I di Savoia durante la Fiera dei vini nazionali di Asti. Essendo però un vitigno piuttosto delicato, l’epidemia di fillossera, che distrusse i vigneti di tutta Europa nel Novecento, ne decimò le piante e i contadini preferirono poi sostituirlo con varietà maggiormente produttive. Alcuni personaggi autorevoli del mondo del vino ne elogiarono le qualità intorno agli anni Sessanta, incoraggiando la ripresa della produzione: Luigi Veronelli definiva il Grignolino “anarchico e individualista” e lo scrittore Mario Soldati lo considerava il più delicato di tutti i vini piemontesi, incapace di adattarsi “alla brutalità del consumismo”. Il Grignolino di Asti è tutelato con la Doc dal 1973 e quello prodotto nel Monferrato Casalese a partire dal 1974.
Il nome deriva quasi certamente da “grignole” che, in dialetto piemontese, indica i vinaccioli, nel Grignolino molto più numerosi rispetto ad altre varietà; per altri, l’etimologia potrebbe invece ricondurre a “grignè”, altro termine dialettale locale che significa “ridere”.
Il Grignolino è di colore rubino un po’ scarico, tendente all’aranciato se invecchiato, con un profumo delicato e persistente di ciliegia, con note floreali e speziate; in bocca, è asciutto, leggermente tannico, un poco aspro con un caratteristico finale amarognolo. Grazie alla grande presenza di polifenoli, ha proprietà antiossidanti e aiuta a prevenire le malattie dell’apparato cardiocircolatorio.
Il Grignolino è un vino da bere giovane, adatto al consumo quotidiano per i prezzi contenuti, il grado alcolico non elevato, che si attesta sugli 11, 12°, e la sua grande versatilità in tavola. Può essere servito fresco come aperitivo, in accompagnamento a torte di verdura, salumi e formaggi di media stagionatura, o a tavola, anche con il pesce. A una temperatura di servizio di 18°, si sposa molto bene a primi piatti, soprattutto di pasta ripiena, come i ravioli o i tortellini in brodo, e secondi a base di carne bianca; accompagna bene anche cibi grassi, grazie alla sua caratteristica di astringenza, in grado di ripulire la bocca, ed è perfetto con quella delizia gastronomica che è il gran fritto misto alla piemontese.
Preparazione: 1 h e 30’ + 15’ di cottura
- Setacciate la farina e disponetela a fontana sulla spianatoia.
- Rompete al centro le uovo, aggiungete il sale e lavorate gli ingredienti fino a ottenere un impasto elastico e omogeneo.
- Fate riposare la pasta per trenta minuti circa, avvolta in un canovaccio, in luogo fresco.
- Preparate il ripieno, lavorando in una ciotola la ricotta con il tuorlo d'uovo e la noce moscata, unite infine l'erba cipollina lavata, tritata grossolanamente e un pizzico di sale e pepe.
- Mescolate finché gli ingredienti saranno ben amalgamati.
- Stendete la pasta in una sfoglia molto sottile, distribuitevi sopra a mucchietti il ripieno, alla distanza di 4 cm l'uno dall'altro.
- Pennellate i bordi della pasta con l'albume, richiudete la pasta, premendo per farla aderire.
- Ritagliate quindi i ravioli con l'apposita rotella.
- Per il condimento, lavate e pulite il peperone e tagliatelo a dadini, lavate, asciugate e tritate l'erba cipollina.
- Sbucciate e affettate finemente la cipolla.
- Scaldate l'olio in un tegame con la salvia e la cipolla che non deve colorire, aggiungete il peperone, l'erba cipollina, sale e pepe e fate cuocere a fuoco basso per 5 minuti.
- Fate cuocere i ravioli in abbondante acqua salata, scolateli, conditeli subito e serviteli ben caldi.
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