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Ravioli di ricotta ed erba cipollina.

Pubblicato da Maria Susana Diaz il 31/12/2012 | 18:33

ravioli di ricotta ed erba cipollina

Ingredienti principali:
ricotta freschissima
erba cipollina


Ricetta per persone n.
4

Ingredienti:
Per la pasta:
200 g de farina tipo "00"
2 uova  più 1 albume
1 pizzico di sale

Per il ripieno:
300 g di ricotta freschissima
60 g di erba cipollina
1 tuorlo
1 punta di noce moscata
1 pizzico i sale e pepe

Per il condimento:
1 mazzetto di erba cipollina
1 peperone
1 piccola cipolla
3 foglie di salvia
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale e pepe: q.b.

 
VINI CONSIGLIATI.
Castel del Monte Rosato (Puglia) a 15 °C Grignolino del Piemonte a 18 °C Lambrusca (Emilia) a 17 °C

grignolino del piemonte
Il Grignolino è un vitigno autoctono italiano a bacca rossa, coltivato soprattutto nelle zone di Asti e del Monferrato Casalese.
Era noto già nel Medioevo, con il nome di Barbesino, e apprezzato nel Cinquecento, quando andavano di moda i vini chiaretti; le prime notizie scritte si hanno a fine Settecento, mentre è a fine Ottocento che il Grignolino raggiunge l’apice della sua fama, tanto da essere elogiato dal re Umberto I di Savoia durante la Fiera dei vini nazionali di Asti. Essendo però un vitigno piuttosto delicato, l’epidemia di fillossera, che distrusse i vigneti di tutta Europa nel Novecento, ne decimò le piante e i contadini preferirono poi sostituirlo con varietà maggiormente produttive. Alcuni personaggi autorevoli del mondo del vino ne elogiarono le qualità intorno agli anni Sessanta, incoraggiando la ripresa della produzione: Luigi Veronelli definiva il Grignolino “anarchico e individualista” e lo scrittore Mario Soldati lo considerava il più delicato di tutti i vini piemontesi, incapace di adattarsi “alla brutalità del consumismo”. Il Grignolino di Asti è tutelato con la Doc dal 1973 e quello prodotto nel Monferrato Casalese a partire dal 1974.
Il nome deriva quasi certamente da “grignole” che, in dialetto piemontese, indica i vinaccioli, nel Grignolino molto più numerosi rispetto ad altre varietà; per altri, l’etimologia potrebbe invece ricondurre a “grignè”, altro termine dialettale locale che significa “ridere”.
Il Grignolino è di colore rubino un po’ scarico, tendente all’aranciato se invecchiato, con un profumo delicato e persistente di ciliegia, con note floreali e speziate; in bocca, è asciutto, leggermente tannico, un poco aspro con un caratteristico finale amarognolo. Grazie alla grande presenza di polifenoli, ha proprietà antiossidanti e aiuta a prevenire le malattie dell’apparato cardiocircolatorio.
Il Grignolino è un vino da bere giovane, adatto al consumo quotidiano per i prezzi contenuti, il grado alcolico non elevato, che si attesta sugli 11, 12°, e la sua grande versatilità in tavola. Può essere servito fresco come aperitivo, in accompagnamento a torte di verdura, salumi e formaggi di media stagionatura, o a tavola, anche con il pesce. A una temperatura di servizio di 18°, si sposa molto bene a primi piatti, soprattutto di pasta ripiena, come i ravioli o i tortellini in brodo, e secondi a base di carne bianca; accompagna bene anche cibi grassi, grazie alla sua caratteristica di astringenza, in grado di ripulire la bocca, ed è perfetto con quella delizia gastronomica che è il gran fritto misto alla piemontese.

Preparazione:  1 h e 30’ + 15’ di cottura

  • Setacciate la farina e disponetela a fontana sulla spianatoia.
  • Rompete al centro le uovo, aggiungete il sale e lavorate gli ingredienti fino a ottenere un impasto elastico e omogeneo.
  • Fate riposare la pasta per tren­ta minuti circa, avvolta in un canovaccio, in luogo fresco.
  • Preparate il ripieno, lavorando in una ciotola la ricotta con il tuorlo d'uovo e la noce moscata, unite infine l'erba cipollina lavata, tritata grossolanamente e un pizzico di sale e pepe.
  • Mescolate finché gli ingre­dienti saranno ben amalgamati.
  • Stendete la pasta in una sfoglia molto sottile, distribuitevi sopra a mucchietti il ripieno, alla distanza di 4 cm l'uno dall'altro.
  • Pennellate i bordi della pasta con l'albume, richiudete la pasta, premendo per farla ade­rire.
  • Ritagliate quindi i ravioli con l'apposita rotella.
  • Per il condimento, lavate e pulite il peperone e tagliatelo a dadini, la­vate, asciugate e tritate l'erba cipollina.
  • Sbucciate e affettate finemente la cipolla.
  • Scaldate l'olio in un tegame con la salvia e la cipolla che non deve colorire, aggiungete il peperone, l'erba cipollina, sale e pepe e fate cuocere a fuoco basso per 5 minuti.
  • Fate cuocere i ravioli in abbondante acqua salata, scolateli, conditeli subito e serviteli ben caldi.
 

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A proposito di: Maria Susana Diaz

Ho deciso di aprire questo blog, per condividere insieme ad altre persone la passione che ho per la cucina, da qui il titolo del blog, non mancheranno ricette classiche, rivisitate, personali e cercherò di spaziare il più possibile. Le ricette che troverete rispecchiano il mio quotidiano, spero di riuscire per quanto sia la mia modesta esperienza di poter esservi utile nei miei consigli, perchè qualunque cosa decidiate di fare, la cucina richiede tempo, amore e passione.

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