Il Cantharellus cibarius (volgarmente gallinaccio, galletto, gialletto, finferlo o garitula ) è uno dei Fungi più conosciuti; senza dubbio la specie è raccolta e mangiata ovunque.Ingredienti principali:
Riesce eccellente cotto in olio, prezzemolo, aglio e peperoncino, da solo o come contorno.
Si presta bene alla conservazione, sia sotto aceto che essiccato. In quest'ultimo modo viene utilizzato per condire varie pietanze o altri funghi, per tale ragione è detto "il prezzemolo dei funghi".
Piccolo, irregolarissimo, ondulato, prima convesso, poi piano ed avvallato, margine rivoluto, liscio, pruinoso, di colore giallo-arancio o giallo-oro.
speck Alto Adige
ricotta
finferli
Ricetta per persone n.
4
12 fette sottili di speck Alto Adige
200 g di ricotta
50 g di burro
100 g di finferli
1 presa di sale
pepe macinato fresco
1 mazzetto di erba cipollina tritata fine
1 mazzetto di prezzemolo tritato fine
1 cipolla piccola
olio d'oliva
Altro: misticanza di insalate a foglia
8 fette di speck
Preparazione: 60’
- Amalgamare bene la ricotta e il burro, unire l'erba cipollina e insaporire con sale e pepe.
- Stendere la pellicola trasparente e adagiarvi sopra le fettine di speck Alto Adige nel senso della lunghezza sovrapponendole leggermente.
- Spalmare il ripieno di ricotta sullo speck, arrotolare il tutto aiutandosi con la pellicola trasparente e lasciare riposare il rotolo così ottenuto in frigorifero per 2 ore.
- Tagliare la cipolla a dadini, e spezzettare i finferli.
- Saltarli in padella nell'olio d'oliva, insaporire con sale e pepe e lasciare raffreddare.
- Aggiungere il prezzemolo e un cucchiaio di olio d'oliva.
- Tagliare il rotolo di speck a fette e adagiarle su un letto di insalatina e finferli.
- Guarnire con le altre fette di speck e servire.
Abbinamento vino: Schiava.
Chiamato anticamente Farnatzer o Vernetzer – da cui il suo nome tedesco attuale Vernatsch – questo vitigno autoctono vanta tracce documentali che risalgono al tardo Medioevo, e dal Cinquecento è sempre stato il vitigno di riferimento nella viticoltura altoatesina.
Dalla Schiava s’ottengono vini leggeri, a basso contenuto tanninico e alcolico, con diverse individualità e tipicità. Il Santa Maddalena, ad esempio, spicca per le sue doti di pienezza, mentre il Lago di Caldaro e il Colli di Merano sono più morbidi e speziati al palato.
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stupenda ricetta!bravissima
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