Con il nome senape si indicano sia alcune specie di piante erbacee appartenenti alla famiglia delle Brassicacee o Crocifere, sia le salse piccanti che ne derivano; esse vengono ricavate dai semi della pianta.Ingredienti principali:
Il termine "mostarda" (moutarde) riferito alla senape appare per la prima volta in Francia nel XIII secolo, col significato di mosto che arde, appunto per il suo sapore piccante. Il termine mostarda in Italia è invece usato per indicare un prodotto simile ad una macedonia di frutta sciroppata in acqua zuccherata e con una percentuale di semi di senape (e/o aromi) nettamente inferiore: circa una parte su quattro. I due prodotti, oltre all'etimologia del nome, hanno in comune solo l'utilizzo della stessa pianta. Tuttavia è erroneamente diffuso nell'uso comune il termine mostarda per indicare anche le senapi, ossia tutte le preparazioni a base di senape.
pollo
zenzero fresco
limoni
Ricetta per persone n.
4
Per la pasta:
200 g di farina tipo “00”
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
1 tuorlo d’uovo
sale: q. b.
Per il ripieno:
200 g di ricotta
1 cucchiaino di farina tipo “00”
1 mazzetto di prezzemolo
1 uova
1 cucchiaio di senape in polvere
paprica, sale e pepe: q.b.
Preparazione: 20’ + 25’ di cottura.
- Disponete la farina a fontana, mettetevi al centro l'olio e il tuorlo; impastate rapidamente con le dita, senza lavorare molto l'impasto.
- Mettetelo quindi a riposare per un'ora, avvolto in un tovagliato umido, nella parte meno fredda del frigorifero.
- Sbucciate la cipolla, lavatela e affettatela finemente; sbucciate l'aglio e tritatelo; lavate il prezzemolo e tritatelo.un tegame con l'olio fate appassire la cipolla e l'aglio, senza lasciarli colorire.
- Mettete in una terrina la ricotta, la farina, il sale, il pepe e l'uovo e amalgamate con un cucchiaio di legno in modo da ottenere un impasto omogeneo.
- Riprendere la pasta, stendetela con il mattarello in una sfoglia sottile, ritagliatevi 6 - 8 dischi del diametro di 12 - 14 cm e foderate gli stampini unti con un filo d'olio.
- Spennellate i dischi di pasta con la senape e, in ogni stampino, distribuite la cipolla e il ripieno.
- Pareggiate con una spatola e terminate con un pizzico di prezzemolo e di paprica.
- Fate cuocere in forno preriscaldato a 180 C per 20 - 25 minuti; toglietele poi dal forno e lasciatele intiepidire.
- Sformate e servite.
Vini consigliati:
Grignolino d'Asti (Piemonte) a 17 °C I Sangiovese dei Colli Pesaresi (Marche) a 17°
Il Grignolino d'Asti è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Asti.Il Grignolino è uno dei grandi vini caratteristici del Piemonte ed il suo valore viene ancor più elevato dalla limitata quantità prodotta. Il nome "Grignolino" deriva quasi sicuramente da "grignòle", termine con cui vengono indicati in lingua piemontese i vinaccioli, di cui abbondano gli acini, anche se un'altra tesi lo fa originare dal verbo "grignare" che, sempre in dialetto astigiano, significa ridere.
I vini rientranti nella DOC Colli Pesaresi sono prodotti in una vasta area delle province di Pesaro e Urbino che comprende, tutto o in parte, il territorio amministrativo di oltre trenta comuni inclusi i capoluoghi. Il disciplinare di produzione di questa DOC contempla la produzione di numerose tipologie di vini, in particolare le versioni Bianco, Rosso, Rosato, Biancame, Sangiovese, Trebbiano, oltre alle sottozone Focara, Focara Pinot Nero e Roncaglia. Il Colli Pesaresi Rosato DOC è ottenuto da uve del vitigno Sangiovese (minimo 70%) eventualmente completate da uve di altri vitigni a bacca nera non aromatici, autorizzati e raccomandati nella zona di produzione (massimo 30%). È un vino che deve il suo colore cerasuolo a una limitata permanenza delle bucce a contatto con il mosto. Trascorse solo poche ore dall’inizio della fermentazione le bucce, che contengono le sostanze coloranti del vino, vengono tolte dai tini e quindi si procede a una vinificazione in bianco.
Il vino che si ottiene è fragrante, fresco, di medio corpo, leggermente tannico. Non adatto all’invecchiamento, va consumato giovane, preferibilmente entro 1 anno dall’annata di vendemmia.
Nota dietetica:
Le quiches di cipolla e formaggio sono controindicate in casi di colesterolo elevato, obesità, cellulite, gastrite e ulcera gastroduodenale, morbo celiaco, enterite e colite in fase acuta. Si consiglia di preparare la pasto e il ripieno senza l'aggiunta di uova; per la pasta regolatevi come segue: mescolate la farina, il sale e l'olio, in modo da formare come dei granelli di sabbia, continuate e la pasta diventerà morbida e liscia. Se sarà il caso, aggiungete qualche cucchiaio di acqua.
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