Ingredienti principali:
filetto di maiale
prosciutto crudo
pane raffermo
Ricetta per persone n.
6 spiedini
Note
337 calorie a porzione
Ingredienti:
600 g di filetto di maiale
fettine di prosciutto crudo
3 filoncini di pane raffermo
alloro
olio
sale
Preparazione: 10’ + 45’ di cottura
- Tagliate il filetto di maiale a grossi dadi, eliminate le parti grasse in eccesso.
- Ricavate dal pane tante fettine quanti sono i dadi di carne e tenete da parte le due estremità.
- Prendete uno spiedino e infilatevi, nell’ordine, una fettina di pane, una foglia di alloro, una fettina ripiegata di prosciutto, un cubetto di filetto, ancora una fettina di prosciutto, una foglia di alloro, una fettina di pane e così di seguito fino a esaurire lo spiedino, terminando con l’orletto di pane per tener ferma ogni cosa.
- Confezionate allo stesso modo tutti gli spiedini.
- Spennellate d’olio una teglia, appoggiatevi gli spiedini, conditeli con un filo d’olio, salateli e cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa tre quarti d’ora.
- Appena la carne sarà cotta e il pane croccante, ritirate dal forno.
- Sfilate gli spiedini sul piatto da portata facendo in modo di mantenere in fila la composizione.
- Serviteli ben caldi accompagnati con insalatina mista.
Il Chianti Classico è un vino a DOCG prodotto nella Regione Toscana
Si estende per 71 800 ettari. È situata al centro della Regione Toscana e comprende parte del territorio delle province di Firenze (30 400 ettari) e Siena (41 400 ettari).
In particolare fanno interamente parte della zona i Comuni di Greve in Chianti in Provincia di Firenze e Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Gaiole in Chianti in Provincia di Siena.
Vi rientrano invece parzialmente i Comuni di San Casciano in Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa e Barberino Val d'Elsa della Provincia di Firenze e Castelnuovo Berardenga e Poggibonsi.
Vitigni con cui è consentito produrlo:
Sangiovese 80-100%
altri vitigni a bacca rossa, idonei alla coltivazione nella Regione Toscana, fino ad un massimo del 20%.
Tecniche produttive:
Sono idonei unicamente i vigneti di giacitura collinare ed orientamento adatti, i cui terreni, situati ad un'altitudine non superiore a 700 metri, sono costituiti in prevalenza da substrati arenacei, calcareo marnosi, da scisti argillosi, da sabbie e ciottolami.
Sono da considerarsi inadatti i vigneti situati in terreni umidi, su fondi valle e infine i terreni a predominanza di argilla pliocenica e comunque fortemente argillosi. I nuovi impianti ed i reimpianti dovranno avere una densità non inferiore ai 4 400 ceppi/ettaro.
È vietata ogni forma di allevamento su tetto orizzontale, tipo tendone. Le forme di allevamento tradizionali sono rappresentate dal guyot , da una sua derivazione denominata "archetto toscano" e dal cordone speronato.
È vietata ogni pratica di forzatura, ma consentita l'irrigazione di soccorso.
Nella vinificazione è ammessa la tradizionale pratica enologica del governo all'uso Toscano, che consiste in una lenta rifermentazione del vino appena svinato con uve dei vitigni leggermente appassite.
Tutte le operazioni di vinificazione e imbottigliamento debbono essere effettuate nella zona DOCG, ma sono ammesse deroghe su preventiva autorizzazione.
Richiede un invecchiamento almeno fino al 1º ottobre dell'anno successivo alla vendemmia.
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È un vino adatto a tutte le pietanze, ma in modo particolare per gli arrosti, il pollame, la lepre ed i formaggi. Si serve a 16-18 °C di temperatura, stappando la bottiglia due ore prima di consumarlo
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