La polpa tolta alle pere si può frullare, aromatizzare con del Kirsch e utilizzare come salsa per il panettone.Ingredienti principali:
pere ruggini
zucchero semolato
crema inglese alla vaniglia
ricotta
Ricetta per persone n.
6
739 calorie a porzione
6 pere ruggini
zucchero semolato g 500
crema inglese alla vaniglia g 300
ricotta g 250
mascarpone g 125
cioccolato fondente g 70
zucchero a velo g 50.
Preparazione: 20’
- Sbucciate le pere, sistematele in piedi, in una casseruola nella quale verserete anche un litro di acqua e lo zucchero semolato.
- Cuocetele per 10' a fuoco medio, poi spegnete, lasciatele raffreddare nello sciroppo e, fredde, fatele sgocciolare su una gratella.
- Al momento di servire, scavate le pere dal basso, togliendo parte della polpa, e riempitele con un composto preparato amalgamando la ricotta, il mascarpone, il cioccolato tagliuzzato e lo zucchero a velo (per farcirle più facilmente usate la siringa da pasticcere).
- Con la farcia che rimane, formate delle palline che serviranno come guarnizione e accompagnamento delle pere che vanno servite su un velo di crema inglese.
- A piacere, completate con savoiardi morbidi.
Vino consigliato: Moscato D'Asti spumante
Da notare che Asti spumante e Moscato d'Asti, pur facendo parte della medesima DOCG ed essendo ambedue espressioni di Moscato bianco, sono due vini diversi: il primo è uno spumante, il secondo non è uno spumante. Spesso sono confusi dal consumatore nonché, cosa più grave, dai ristoratori.
In effetti il Moscato d'Asti, non subendo la presa di spuma, è caratterizzato talvolta da una lieve frizzantezza naturale (si dice che è "vivace") oppure è tranquillo. Il disciplinare prevede entrambe le possibilità.
La zona di produzione del vino "Asti spumante" e "Moscato d'Asti" è compresa nei territori di 52 Comuni delle province di Asti, Cuneo e Alessandria.
Prodotto quasi esclusivamente da aziende di dimensioni medio piccole o da cantine cooperative che trasformano solamente le uve dei propri vigneti, il Moscato d'Asti ha raggiunto livelli qualitativi straordinari grazie alla diffusione della moderna tecnologia enologica, in particolare quella del freddo, che ha consentito di mantenere nel vino gli aromi ed i sapori del frutto e, nello stesso tempo, di stabilizzare il prodotto permettendone la conservazione ed il trasporto.
Storia, tradizione, dedizione imprenditorialità geniale, applicazione e ricerca continua lo mantengono prezioso esaltandone le peculiari caratteristiche.
La denominazione di origine controllata e garantita "Asti" (unico disciplinare) è riservata a due vini:
a) il vino spumante ("Asti" o "Asti spumante");
b) il vino bianco non spumante ("Moscato d'Asti").
Il Consorzio dell'Asti tutela anche il Moscato d'Asti che, pertanto, è sottoposto agli stessi controlli da sempre messi in atto sull'Asti Spumante. Con la D.O.C.G., inoltre, molte aziende vitivinicole dirette produttrici si sono iscritte al Consorzio che ha costituito al suo interno suo interno il Consiglio del Moscato d'Asti al fine di tutelare il prodotto dalle imitazioni e per far crescere il livello qualitativo e valorizzare l'immagine, peraltro già alta, del prodotto.
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