Ingredienti principali:
cetriolo
yogurt greco
aglio
Ricetta per persone n.
4
62 calorie a porzione
un cetriolo
un vasetto di yogurt greco
aglio
olio extravergine
sale
pepe bianco
Preparazione: 20’
- Pelate il cetriolo, svuotatelo lo dei semi, riducetelo a dadini, salatelo e lasciatelo spurgare.
- Quindi strizzatelo bene e mescolatelo con lo yogurt, 2 spicchi d'aglio tritato, un cucchiaio d'olio extravergine, sale, pepe.
- Servite la salsa in una ciotola guarnita con cetriolo e fettine d'aglio.
Vino consigliato: Lessini-Durello
È l'ultimo vino veronese ad aver ricevuto il titolo D.O.C. È un vino dal colore giallo paglierino chiaro, con sfumature verde chiaro, ha un profumo di frutta fresca accompagnato da un sapore aspro, netto. Si serve a 10° gradi ed è consigliato per antipasti e carni bianche.
Tutti i vini di Verona possono vantare un'antica e illustre tradizione di qualità e genuinità.
Il territorio veronese vanta oggi otto zone di produzione a denominazione di origine a altrettanti consorzi volontari che tutelano attivamente qualità e tipicità del prodotto: Bardolino, Bianco di Custoza, Garda, Lessini Durello, Lugana, Soave, Valdadige, Valpolicella.
La regola che un vino deve essere fatto conoscere a partire dal suo territorio sembra fatta apposta per il Lessini Durello DOC.
La Lessinia (per buona parte in provincia di Verona) è una meravigliosa terra collinare e di media montagna che, per la bellezza dei panorami e la pace che vi regna, meriterebbe di essere molto più conosciuta e frequentata. In questa terra spigolosa ma vera nasce da sempre la Durella, un’uva bianca dotata di elevata acidità e quindi adattissima per la spumantizzazione. Abbiamo detto “da sempre”: in realtà sono “solo” 700 anni che si hanno notizie di quella che allora veniva chiamata “Durasena”. Oggi nel territorio del DOC (che comprende in provincia di Verona, l’intero territorio dei comuni di Vestenanova e San Giovanni Ilarione, parzialmente quello dei comuni di Montecchia di Crosara, Roncà, Cazzano di Tramigna, Tregnago e Badia Calavena) di Durella se ne coltivano circa 600 ettari. I terreni, di origine vulcanica, con basalti e zone tufacee ricche di sali minerali, apportano una naturale “austerità” all’uva che poi si trasferisce nel vino come freschezza e mineralità. La denominazione è quindi incentrata su un vitigno autoctono, anche se ultimamente si sono impiantate uve più internazionali come Pinot Nero e Chardonnay, molto adatte per essere spumantizzate. Anche se il disciplinare di produzione prevede anche vini fermi la DOC Lessini Durello si è sviluppata soprattutto attorno al vino spumante con fermentazione tradizionale in bottiglia. Questo per esprimere al meglio i sottili aromi e la particolare freschezza della Durella. Attualmente i produttori imbottigliatori non sono moltissimi, ma oltre 500 sono gli agricoltori che coltivano la Durella in terreni che arrivano sino ad oltre 500 metri. Un tempo, molto prima dell’avvento della DOC (1987) il Durello veniva definito “Vino duro per gente dura”. Oggi quella durezza si è certo mitigata ma uno spumante DOC di Durella mantiene sempre una freschezza ed una sapida fermezza, che lo fanno riconoscere tra molti. Il nostro consiglio è quello di abbinarlo a piatti del suo stesso territorio, come gli asparagi bianchi o il formaggio Monte Veronese. Questo abbinamento è in realtà la scusa per portarvi in Lessinia a gustarvi panorama e prodotti. A questo proposito, se il Monte Veronese è molto stagionato non abbiate paura: uno spumante Lessini Durello DOC lo accompagnerà perfettamente. Del resto questo vino storico veronese, definito da molti “di Giulietta e Romeo”, ha fallito una sola volta: quando non è riuscito a far brindare assieme Capuleti e Montecchi.
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