In alcuni ricettari il prosciutto indicato è quello crudo. Al riguardo, ricordiamo che uno dei “crudi” più famosi della Valle d’Aosta è quello di Bosses, nella Valle del Gran San Bernardo. Il pregiato salume ha la particolarità di venire stagionato steso su un letto di fragrante fieno.
Ingredienti principali:
prosciutto cotto fontina
patate medie
Ricetta per persone n.
4
Note
576 calorie a porzione
Ingredienti:
250 g di prosciutto cotto a fette
150 g di fontina
5 patate medie
4 cipolle
1/4 di latte
2 cucchiai di pangrattato
burro
sale
pepe
Preparazione: 30’ + 50’
- In una padella lasciate fondere una noce di burro.
- Insaporitevi le cipolle tagliate sottilmente a fettine e, quando sono diventate trasparenti (non devono prendere colore).
- Salatele leggermente e ritiratele dal fuoco.
- Sbucciate le patate, tagliatele a rondelle, spolverizzatele con poco sale, quindi cuocetele a vapore per 4-5 minuti.
- Imburrate una pirofila, disponete sul fondo metà delle fette di prosciutto.
- Cospargetele con la metà delle cipolle e metà fontina tagliata a fettine, sopra distribuite metà patate e sulla loro superficie distribuite fiocchetti di burro.
- Così di seguito fino a esaurimento degli ingredienti, terminando con le patate.
- In un pentolino scaldate il latte con un cucchiaio di burro, salate, pepate e versatelo bollente nella pirofila.
- Ponetela in forno caldo a 180° e cuocete per circa 40 minuti.
- A fine cottura cospargete la superficie con il pangrattato e fiocchetti di burro, ponete di nuovo in forno e fate gratinare.
- Quando la superficie sarà dorata, ritirate, lasciate riposare 5 minuti e servite a tavola.
Le origini della viticoltura a bacca bianca nella zona della Valdigne risalgono, probabilmente, all'epoca dei Romani. Sebbene vi sia un'ipotesi che lo vorrebbe importato nel Seicento dai coloni vallesi chiamati a ripopolare la valle dopo una terribile pestilenza, il vitigno da cui si ricava il Blanc de Morgex et de La Salle doc - il Prié Blanc de Morgex - è quasi certamente un vitigno autoctono della Valle d'Aosta. Particolari, infatti, sono le condizioni climatiche nei comuni di Morgex e La Salle, condizioni cui soltanto un vitigno indigeno avrebbe potuto adeguarsi: qui la vite cresce fra i 900 e i 1200 metri di quota, in un'area soggetta a gelate anche nei mesi di aprile e di maggio. Alla morsa del freddo il Prié Blanc de Morgex sfugge grazie a una sua preziosa pregorativa, ossia la capacità di compiere l'intero ciclo vegetativo in un ristretto arco di tempo, germogliando tardivamente e maturando precocemente, per cui la vendemmia può essere effettuata prima dell'arrivo della neve. Inizialmente commercializzato dai singoli vignerons, il Blanc de Morgex et de La Salle doc ha visto la giusta valorizzazione prima nel 1971, con la creazione dell'Association des Viticulteurs, poi nel 1983, anno in cui è stata fondata la Cave du Vin Blanc de Morgex et de La Salle. La cantina ha rapidamente incrementato il numero di soci, attualmente un centinaio, e la produzione di vino, ora attestata su un quantitativo annuo di circa 150mila bottiglie, ridando vita a vitigni ormai abbandonati e continuando una tradizione secolare.
Il Blanc de Morgex et de La Salle doc, come appare evidente dalla sua denominazione, si produce esclusivamente nei comuni di Morgex e La Salle, su un'area che si estende per circa 20 ettari sulla sinistra orografica della Dora Baltea. Le quote di coltivazione possono raggiungere i 1200 metri, configurando quelli che sono i vigneti più alti d'Europa.
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