La cucina tedesca, a differenza dell’opinione diffusa, è una cucina molto ricca e varia. Sarebbe errato voler ridurre il tutto a Würstchen, Kartoffel, und Bier (salsicce, patate e birra), anche se, devo riconoscerlo, il viaggiatore sarà colpito dall’abbondanza e dalla varietà dei salumi, delle patate e della birra.
Ogni regione è orgogliosa della propria birra. In Baviera viene chiamata das flussige Brot, il pane liquido. Si pensi che la sola regione della Franconia conta più di 400 tipi di birra. Ma la cucina tedesca non è solo questo. Richiede tempo e pazienza: è ricca di ingredienti, fedele ai cicli della natura, diversificata da nord a sud, da est ad ovest, con tipici piatti stagionali. La componente nordica si fonde con quella meridionale e con la tradizione ebraica.
La cucina del Sud più ricca di carne e di cacciaggione, quella del Nord di pesce. Le verdure, dai cavoli ai cavolfiori, alle verze al cavolo cappuccio alle rape bianche e rosse, arricchiscono le tavole dei periodi freddi. Settembre è il mese dei funghi: i “finferli”, molto amati; solo adesso si stanno imponendo i porcini. Maggio è il mese degli asparagi, rigorosamente bianchi. Giugno e luglio sono i mesi dei frutti di bosco. I banconi dei verdurai sono inondati da fragoline selvatiche, fragole, ciliegie, amarene, mirtilli, more, lamponi, ribes rossi e bianchi, uva spina: una sinfonia di colori.
Le portate normalmente non sono più di tre. Come primo piatto sono diffusi i brodi o le creme di verdure, segue il piatto principale e il dolce. Il pasto serale nella maggior parte delle famiglie continua tuttora ad essere freddo, l’Abendbrot (pane serale): la versione tedesca del panino imbottito italiano accompagnato al massimo da insalate. Di venerdí in molte regioni, (soprattutto quelle sud orientali), si cucina, come portata principale, un piatto a base dolce.
Sacro è invece il rito del Kaffe und Kuchen (caffè e torta). I tedeschi sono molto socievoli: è uso invitare amici e parenti verso le 15.30 e le 16.00 a conversare davanti ad una tazza di caffè e una fetta di torta, rigorosamente fatta in casa. Importanti sono la festa di San Martino, l’11 Novembre, con l’irrunciabile Martinngans, l’oca ripiena di San Martino, che preannuncia il periodo dell’Avvento così come immancabili sono i Weinachtsplätchen, i dolcetti dell’Avvento che, come vuole la tradizione, devono essere preparati a casa la prima domenica d’Avvento e accompagnano la famiglia per tutto il periodo natalizio. Come vedete le cose da scoprire sono tante e tutte molto appetitose, fidatevi.
Le origini della cucina tedesca.
La gastronomia tedesca offre piatti tipici come i wurstel con i crauti, le cotolette ("schnitzel"), l'agnello arrosto, le patate servite in tanti modi diversi, i brasati, le zuppe ed infine, tra i dolci, vale la pena assaggiare lo strudel di mele. Ogni regione offre delle proprie specialità. In Baviera il piatto più rinomato è l"Haxen", un pezzo di coscia di maiale o vitello con gnocchi di patate. Molto ampia è l'offerta di formaggi. In Franconia sono famose le salsicce fritte della città di Norimberga e quelle affumicate di Bamberga. La Svevia, caratterizzata dalla presenza del Lago di Costanza, dedica una particolare attenzione al pesce, soprattutto al "Felchen", molto simile al salmone.La Foresta Nera è sinonimo di prosciutto affumicato e di miele scuro ricavato dall'abete. Da non perdere la torta di cipolle della Turingia e i dolci, ottimi anche quelli preparati nella Sassonia, nota per un tipico dolce di Natale. La cucina del nord è caratterizzata da un'abbondante scelta di pesce: aringhe, gamberi, granchi, aragoste e numerosi piatti di tradizione marinara.
La bevanda nazionale è indubbiamente la birra, prodotta da tantissime aziende, spesso anche di produzione locale ed addirittura familiare. In proposito occorre ricordare il rinomato Oktober Fest, la festa della bitta che ogni anno si svolge a Monaco.
La tradizione culinaria tedesca è influenzata dalla cultura prussiana, quindi con piatti semplici, come le patate, il pane, i crauti, la zuppa di piselli e le polpette, piatti semplici derivanti da una cultura povera. Al giorno d'oggi la Germania è influenzata dai prodotti naturali e da quelli di produzione biologica o comunque da allevamenti con standard molto elevati.
Nella produzione dei vini la cultura tedesca riscopre i vini leggeri a fermentazione completa. Sulle etichette sono sempre indicati, oltre alla qualità, il tipo di vitigno e l'annata, la città di provenienza e addirittura il nome del vigneto. Le differenti esposizioni al sole, il clima di certi luoghi, il differente tipo di suolo e persino una ventilazione diversa contribuiscono a determinare anche per uno stesso tipo di vite in luoghi magari vicini, diverse caratteristiche del prodotto finale. Per quanto riguarda il vino bianco, i tipi di vitigni più usati sono il Riesling , seguito dal Silvaner, il Müller Thurgau, il Kerner e il Weißburgunder. Tra i vini rossi c'è da nominare il Spätburgunder, il Dornfelder, il Lemberger, il Portugieser e il Trollinger. Ognuno di questi vini ha ovviamente sapori particolari e ognuno di questi si adatta ad accompagnare un determinato piatto o specifici tipi di cibi come selvaggina, cacciagione, cibi robusti, le famose salsicce o i dolci. Anche il periodo della raccolta influenza il gusto del vino prodotto.
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