Per molto tempo si è creduto che il Molise non avesse una vera e propria identità gastronomica, anche perché la regione molisana è poco estesa ed è stata storicamente annessa all’Abruzzo, per questa ragione, ancora oggi, nonostante tutto si tende a identificarla con l’ Abruzzo o a parlare di quella piccola regione vicino alla Puglia. Nonostante questa mistificazione, il Molise offre un panorama gastronomico variegato e, finalmente anche dal punto di vista enologico comincia a trasformare le proprie radici robuste in raffinati vini che si rifanno alla tradizione storica più antica. Anche se piccola, questa regione porta in sé una diversità tale che la sua cucina può essere riassunta a seconda del territorio.
Una delle consuetudini che ancora oggi non si è persa è quella della produzione di insaccati e carne ad uso familiare, intendiamo dire che, molte famiglie allevano o fanno allevare nelle cosiddette masserie, il pollame ed i suini che serviranno al fabbisogno di carne ed insaccati della propria famiglia. L’uccisione del maiale è ancora oggi una festa in cui si riuniscono tutti i membri della famiglia per sminuzzare le carni per produrre insaccati ma anche l’occasione in cui si tramandano ricette tipiche che sono le stesse da generazioni, poiché ognuno usa le proprie spezie per insaporire la carne, così come ognuno taglia la carne a proprio modo. Da qui nasce la ventricina o ventresca che viene ancora preparata secondo la tradizione più antica, usando il budello naturale. Il sanguinaccio, un dolce fatto a base di sangue di maiale che viene preparato in quest’occasione.
Ingrediente Principale: | Tacconcelle |
Ricetta per persone n. | 4 |
Note: | |
Ingredienti | farina uova sale formaggio pecorino gratuggiato 400 g tacconcelle ragu |
Preparazione (45') |
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