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Parlare di cucina tradizionale romagnola è parlare soprattutto di cucina contadina.

Pubblicato da Maria Susana Diaz il 27/08/2015 | 00:20

L’Emilia Romagna è composta da due regioni confinanti che hanno avuto storie diverse fra loro. Nel 1860 l'Emilia comprendente le città di Modena, Reggio, Parma e Piacenza fu annessa al Regno d'Italia. I confini amministrativi della regione vennero ampliati tanto da comprendere le città di Bologna, Ferrara e l’intera Romagna. Le due zone hanno avuto destini e culture assai diverse, tanto da caratterizzarne anche l'arte della cucina.

Emilia.
La gastronomia emiliana è opulenta, solida, saporita e condita, ed è verosimilmente dalla tradizione cinqueseicentesca che ha ereditato questi caratteri, per i quali tutt'oggi Bologna viene chiamata "la grassa". Nella complessa storia della regione la vita delle corti ha certo avuto molta influenza, e lo dimostra la ricchezza delle ricette proposte a partire da M° Martino per proseguire con Messisbugo.

Romagna.
I romagnoli sono da sempre cultori della cucina, anche se negli antichi ricettari il cibo di quest’area quasi non compare, tranne eccezioni come i cappelletti, probabilmente perché mancarono i cuochi delle grandi famiglie nobili qui sostituite dal potere della Chiesa.

Un emblema della Romagna, quasi un simbolo conosciuto ormai ovunque è la piadina, che in questa terra non è solo un cibo, con gli oltre mille chioschi sparsi lungo la costa, ma è un vero e proprio fenomeno di costume.

La realtà geografica e la storia hanno determinato una gastronomia che qui si può suddividere in tre settori: quello marino, quello delle campagne e quello delle carni. La cucina dimare è legata alla pescosità dell’Adriatico, ricco soprattutto di pesce azzurro (cucinato alla brace o fritto), e nei tratti di costa rocciosa, cozze, vongole e altri molluschi.

Ortaggi e frutta si distinguono nelle preparazioni dei condimenti spesso a base di scalogno, zucchini, cipolle, melanzane, pomodori e peperoni (con cui si realizza il caratteristico purè). L'opulenza delle carni ha origine nell'ambito della cucina risalente al dominio bizantino e delle Signorie, ricordiamo soprattutto quelle: di maiale, di bovino (razza romagnola), e da cortile cucinate in forno con abbondante usodi limone e di rosmarino.

Dolci regionali.
I capoluoghi emiliano romagnoli mantengono viva la tradizione delle corti, si pensi al Pan Speziale o Certosino, alla Zuppa Inglese e alla Spongata.

Nei centri minori risaltano invece i dolci della tradizione contadina: in pianura le ciambelle
lievitate e la torta di riso; in montagna i dolci preparati con la farina di castagne e la ricotta.

Brodetto della costa di Romagna.

Salsa marinara al vino rosso con ritagli di funghi e lische di pesce.

Koulìbiac dì salmone al profumo di aneto.

Zuppa di farro con gamberi.

Cannelloni al forno.

Tortillas con insalatina mista e salsa piccante.

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A proposito di: Maria Susana Diaz

Ho deciso di aprire questo blog, per condividere insieme ad altre persone la passione che ho per la cucina, da qui il titolo del blog, non mancheranno ricette classiche, rivisitate, personali e cercherò di spaziare il più possibile. Le ricette che troverete rispecchiano il mio quotidiano, spero di riuscire per quanto sia la mia modesta esperienza di poter esservi utile nei miei consigli, perchè qualunque cosa decidiate di fare, la cucina richiede tempo, amore e passione.

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