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I tortellini in brodo, nati nella gastronomia emiliana e bolognese poi hanno conquistato il mondo.

Pubblicato da Maria Susana Diaz il 25/09/2010 | 08:45

Ombelico di Venere, questa è la forma che devono avere i veri tortellini.

Il riferimento mitologico-anatomico segnala l'importanza che i tortellini -con i cugini ravioli, cappelletti, anolini...- ha nella gastronomia emiliana e bolognese, dove sono stati inventati alcuni secoli fa.

Poi hanno conquistato il mondo.



Ingrediente Principale: Lonza di maiale - Polpa di tacchino - Prosciutto crudo - Mortadella - Parmigiano grattugiato
Ricetta per persone n.
6

Note:

Ingredienti 100 g di lonza di maiale
100 g di polpa di tacchino, 80 g di prosciutto crudo
100 g di mortadella
2 uova
100 g di parmigiano grattugiato
brodo

Per la pasta:

300 g di farina
3 uova
sale

Preparazione: 60'
  • Rosolate con una noce di burro la lonza e il tacchino tagliato a dadini e passatele poi al tritacarne con il prosciutto e la mortadella.
  • Unite 2 uova, il parmigiano, sale, pepe e noce moscata e impastate bene il tutto.
  • Preparate la pasta con la farina, 3 uova e poco sale, stendetela in una foglia sottile e tagliatela a quadretti di circa 3 cm di lato.
  • Distribuite su ciascuno, una nocciolina di ripieno, poi ripiegate a triangolo la pasta facendo combaciare i margini.
  • fate girare ogni tortellini intorno all'indice sovrapponendo le due estremtà.
  • Portate a ebollizione abbondante brodo di manzo e cappone, versatevi i tortellini, cuoceteli pochi minuti e serviteli accompagnando con abbondante parmigiano gratuggiato.

Il nome di tortellino (in bolognese turtlén, in modenese turtlèin) deriva dal diminutivo di tortello, dall'italiano torta.

L'odierno tortellino è verosimilmente l'erede relativamente recente di una lunga progenie nata in un ambiente povero per "riciclare" la carne avanzata dalla tavola dei nobili ricchi. Nel libro "L'economia del cittadino in villa" di Vincenzo Tanara del 1664 si descrivono dei tortellini "cotti nel burro". Ancora nel 1842 il viaggiatore e bibliografo francese Antoine-Claude Pasquin (detto Valery, 1789-1847) annotava un ripieno di «sego di bue macinato, tuorli d'uovo e parmigiano», ben più rozzo dell'attuale.

Al giorno d'oggi è possibile reperire tortellini confezionati in ogni parte del mondo, soprattutto dove le comunità italiane hanno una certa importanza. I tortellini confezionati "freschi" hanno normalmente una durata di sette settimane.

I tortellini in brodo sono spesso serviti nel menu di Natale.

Sull'origine di questo piatto esistono diverse leggende. Una tra queste fa nascere questo piatto a Castelfranco Emilia ad opera del proprietario della locanda Corona, il quale - sbirciando dal buco della serratura della stanza di una nobildonna sua ospite e, rimasto tanto colpito dalla bellezza del suo ombelico - volle riprodurlo in una preparazione culinaria.

Un'altra variante della storia trae spunto dalla "Secchia rapita" del Tassoni e racconta di come ai quei tempi, una sera dopo una giornata di battaglia tra bolognesi e modenesi, Venere, Bacco e Marte trovarono ristoro presso la locanda Corona. La mattina seguente Marte e Bacco si allontanarono dalla locanda lasciando Venere dormiente, questa al risveglio, chiamò qualcuno e il locandiere che accorse la sorprese discinta e rimase tanto impressionato dalle sue splendide forme che tornato in cucina con ancora in testa ciò che aveva visto, strappò un pezzo di sfoglia, lo riempì e ripiegò dandogli la forma dell'ombelico della dea.

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A proposito di: Maria Susana Diaz

Ho deciso di aprire questo blog, per condividere insieme ad altre persone la passione che ho per la cucina, da qui il titolo del blog, non mancheranno ricette classiche, rivisitate, personali e cercherò di spaziare il più possibile. Le ricette che troverete rispecchiano il mio quotidiano, spero di riuscire per quanto sia la mia modesta esperienza di poter esservi utile nei miei consigli, perchè qualunque cosa decidiate di fare, la cucina richiede tempo, amore e passione.

2 commenti :

  1. grazie Susanna per questa preparazione gran gourmade... oserei dire... bravissima!

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  2. Grazie Giulia, ho aggiunto il tuo Blog Terra degli Ulivi tra i miei preferiti. Buon lavoro, anzi buona domenica

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