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Lo stoccafisso in buridda è uno dei tre modi genovesi di insaporire lo stoccafisso.

Pubblicato da Maria Susana Diaz il 14/09/2010 | 13:19


I veri grandi piaceri della vita, si sa, sono quelli che durano a lungo. Tra i massimi piaceri, per chi lo sa apprezzare, c'è quello di preparare con cura e pazienza un grande piatto della tradizione gastronomica italiano: lo stoccafisso.

Questa specialità tramantaci dalle genti del Nord, è la prova di quanto il tempo, la natura, l'amorevole cura dell'uomo, possano giovare alla qualità di quello che mangiamo. I merluzzi, pescati nei pulitissimi mari della Norvegia, vengono esposti al sole e al vento del Nord con un antico procedimento di conservazione, assolutamente sano e naturale.

Il risultato è un alimento dal gusto impareggiabile, ricco di proteine, vitamina B, ferro, calcio e povero di grassi.

Se però la vostra calma sconfina nella pigrizia, quando andate al ristorante, chiedete di servirvi lo Stoccafisso di Norvegia. Quello vero.

Lo stoccafisso in buridda (in genovese Stocchefisce in buridda) è uno dei tre modi genovesi di insaporire lo stoccafisso, assieme allo Stoccafisso alla marinara e allo Stoccafisso accomodato.

Questa preparazione si distingue per l'assenza delle patate e delle olive e la presenza dei pomodori e dei funghi. La denominazione buridda deriva dalla parola di probabile origine araba che significa a pezzetti.

Ingrediente Principale: Stoccafisso qualità "ragno" - Pomodori freschi - Funghi freschi - Pinoli
Ricetta per persone n. 6
Note:
150 calorie a porzione

Ingredienti
stoccafisso qualità "ragno" g.r 500
pomodori freschi gr. 300
funghi freschi gr. 300
pinoli gr. 50
olio di oliva
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
1 carota
1 costa di sedano
1 manciata di prezzemolo
2 fogliedi basilico
2 trippette di stoccafisso
2 acciughe sotto sale
brodo o late
zendero
spezie
sale
pepe


Preparazione: 30' + scongelamento
  • Battere lo stoccafisso e metterlo a bagno con le trippette per sette giorni, cambiando spesso l'acqua.

  • Raschiare quindi lo stoccafisso senza levare la pelle, lavarlo, lasciarlo sgocciolare e aprirlo, diliscarlo e tagliarlo a pezzi.

  • Tagliare a listerelle le "trippette".

  • Scaldare un recipiente di terracota con mezzo bicchiere d'olio e farvi soffriggere un tritto di cipolla, aglio, carota, sedano e prezzemolo.

  • Salare ed unire le acciughe, prima lavate e diliscate, stemperandole poi con la forchetta.

  • Quando gli ingredienti saranno rosolati, agguingere i pezzi di stoccafisso, le tripette, i funghi freschi bolliti e affettati, una metà dei pinoli interi ed i rimanti pestati, i pomodori spezzati, basilico, sale, pepe e un pizzico di zenzero.

  • Bagnare con un po' di brodo (o latte) e far cuocere per un'ora e mezza a fuoco basso in un recipiente coperto.


Vino consigliato: Bianco morbido.


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A proposito di: Maria Susana Diaz

Ho deciso di aprire questo blog, per condividere insieme ad altre persone la passione che ho per la cucina, da qui il titolo del blog, non mancheranno ricette classiche, rivisitate, personali e cercherò di spaziare il più possibile. Le ricette che troverete rispecchiano il mio quotidiano, spero di riuscire per quanto sia la mia modesta esperienza di poter esservi utile nei miei consigli, perchè qualunque cosa decidiate di fare, la cucina richiede tempo, amore e passione.

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