Non solo mozzarella e pomodori.
L'Italia è il paese con la più grande varietà enogastronomica al mondo.
Dai vino del Chianti al Nero d'Avola, dallo speck tirolese alla soppressata, dalla polenta ai tortelli, senza dimenticare l'enorme varietà della pasta.
Insomma, un vero sogno per gli amanti della buona cucina che abbiamo provato a sintetizzare in 10 itinerari enogastronomici, su e giù per la Penisola.
1. Dal Monferrato al Lago d'Orta, il Piemonte in un piatto.
Da Torino o da Genova raggiungete la cittadina di Alba. Qui potrete assaggiare uno dei tartufi più rinomati, il Bianco d'Alba. Ottimo sui tajarin, tagliatelle in bianco mantecate con un po' di burro. Proseguite verso nord, nelle terre del Monferrato. Fermatevi negli agriturismi che troverete lungo la strada per assaggiare la bagna cauda, la tipica salsa calda a base di aglio e alici, con la quale accompagnare verdure di stagione. A Casale Monferrato fermatevi nei panifici e acquistate i krumiri, i biscotti a forma di baffi. Proseguite nel Canavese dove potrete assaggiare gli agnolotti del plin, piccoli ravioli con carne, conditi con ragù o in brodo, il tomino alla griglia, accompagnando il tutto con un bicchiere di Barbera. Proseguite per Ivrea e Biella, fino al Lago d'Orta dove assaggerete il risotto nelle sue infinite declinazioni.
La Bagna Cauda - By Fernando Lopez Anido (Own work), , via Wikimedia Commons
2. Da Bergamo a Salò, la strada lombarda del gusto.
A Bergamo prendete la funicolare e raggiungete la città alta. In questo piccolo scrigno medievale, entrate in uno dei tipici locali e assaporate i casonsei, ovvero dei ravioli fatti con mollica di pane, salsiccia e grana, polenta e osei (piccoli uccelli) e la polenta taragna, fatta con grano saraceno. Proseguite verso est fino a Brescia. Nel suo elegante centro, a ridosso del duomo, ci sono vari ristoranti tipici in magnifici edifici medievali dove assaggiare gli gnocchi di zucca e bagoss, tipico formaggio bresciano. Raggiungete il Lago di Garda a Salò. Qui gustatevi sull'elegante lungolago l'ottima frittura di pesci del Garda.
3. Tra speck e canederli, il tour delle Dolomiti.
Mangiare bene in Alto Adige non è affatto difficile. Dai ristoranti a valle, ai rifugi sui monti, è difficile sbagliare. Ad Ortisei fate un giro a piedi nel suo grazioso centro. Fermatevi all'Antica Osteria Traube (Strada Rezia, 51) dove assaporare canederli in brodo (gnocconi di pane farciti con speck e uova e serviti in brodo o al burro) e le frittelle di mele. Proseguite il tour fino a San Virgilio di Marebbe, dove mangiare i migliori piatti della tradizione ladina e tirolese. Assaggiate un buon gulasch e gli schulzkrafen. Concludete il tour in Alta Pusteria a San Candido. Gustate qui la famosa strauben, tipica frittella con panna e frutti di bosco o gli speciali tirtlan, ravioli fritti farciti con crauti o con ricotta e spinaci, tipici piatti della festa.
I canederli
4. Da Venezia a Chioggia, in bici.
Uno dei piatti tipici di Venezia è il fegato (di manzo o vitello) alla veneziana. Viene cotto con cipolle, burro e olio e accompagnato a tavola con un po' di polenta. Assaggiate, poi, anche il famoso risi e bisi, tipico risotto con i pisellini primaverili. Dal Lido di Venezia pedalate verso sud lungo le isole che chiudono la Laguna. Nelle trattorie di Malamocco potrete trovare, non con qualche difficoltà, anche piatti tipici della Laguna come la polenta e schie, cioè la polenta condita con gamberetti di laguna, sgusciati e fritti. Da Malamocco prendete il traghetto e raggiungete l'Isola di Pellestrina e proseguite verso sud alla scoperta della Laguna più incontaminata. Infine, un altro traghetto vi condurrà a Chioggia dove, dopo un giro nel suo tipico mercato del pesce, non vi resterà che sedervi e gustarvi un piatto di spaghetti con le vongole e seppie in umido.
Polenta e schie - By Dèsirèe Tonus, , via Flikr
5. In Liguria, alla ricerca del pesto migliore.
La prima tappa del tour è La Spezia dove potrete assaggiare il piatto simbolo della città: la mesciua spezzina, una zuppa di cereali e legumi. Raggiungete Genova e assaggiate le sue focacce. Non perdetevi quella al formaggio. Ma a Genova, al di là di tutto, non potete perdervi il mitico pesto, fatto con basilico, pinoli, olio extravergine d'oliva patate e formaggio. Proseguendo lungo la Riviera di Ponente, le varie trattorie offrono lo stoccafisso di Badalucco, cotto con funghi, nocciole e pinoli.
Spaghetti al pesto
6. Lungo la Via Emilia, nella food valley.
Piacenza può vantare una delle più alte concentrazioni di prodotti D.O.P. e D.O.C in Italia. Assaggiate le eccellenze enogastronomiche come la coppa, il salame e la pancetta, i pisaréi e fasö, gli anolini ed i _t__ortelli con la coda_, la bomba di riso e la piccula ad cavall, da accompagnare con il Rosso Gutturnio, il vino che andrebbe sorseggiato da coppe di ceramica, come vuole la tradizione. Vi consigliamo di assaporare questi piatti nell'Antica Trattoria La Bellaria di Rivergaro (Via Genova 88), e concludete il pasto con la "buslan", la ciambella piacentina. Proseguite, quindi, per Parma, nota in tutto il mondo anche per la produzione di Parmigiano Reggiano e per il prosciutto crudo che vanta imitazioni anche in Cina. Per assaporare i piatti tipici parmigiani consigliamo l'Osteria Del Benti in Via La Spezia. Raggiungete Reggio Emilia dove assaggiare la migliore selezione del Parmigiano Reggiano. Imperdibili sono i cappelletti reggiani o capplett. Modena, invece, è la patria del tortellino. In brodo o al ragù, è sempre una delizia. Non perdetevi la carne grigliata, bagnata con il famoso aceto balsamico.
Tortellini in brodo - By Snazzo, , via Flikr
7. Maremma da... mangiare.
Sapete cos'è l'acquacotta? Se non siete mai stati in Maremma probabilmente no. È una minestra asciutta con sedano, carote, pane raffermo, pomodoro, olio, parmigiano e uovo. È il piatto povero per eccellenza, quello dei contadini e dei butteri. Oggi potete mangiarlo nelle sue varie versioni nei ristoranti e nelle sagre estive nei pressi di Capalbio. Non perdetevi, sulla rocca della cittadina toscana, anche il piatto principe del posto: il cinghiale alla cacciatora. Da Capalbio scendete sulla costa e raggiungete Orbetello. La cittadina maremmana si trova al centro di una laguna di acqua salata. Qui la carne lascia strada al pesce. Fermatevi ad assaporare Ai Pescatori (Via Leopardi, 9) il migliore pesce grigliato, i pici con bottarga, spaghetti al ragù di spigola, i calcinelli fritti e l'anguilla sfumata. Infine, concludete il vostro tour a Porto Santo Stefano, sul promontorio dell'Argentario. Nelle botteghe sul lungomare assaporate la focaccia con cipolle e alici.
8. Tra i sapori della Costiera Amalfitana.
La Costiera Amalfitana è uno dei tratti più suggestivi della costa italiana, dichiarata Patrimonio UNESCO dal 1997. Amalfi è senza dubbio la meta più rinomata, con i suoi pregiati limoni che costituiscono l'ingrediente irrinunciabile della gastronomia costiera. Assaggiate gli Scialatielli all'Amalfitana, pasta fatta a mano condita con vongole veraci. Raggiungete Positano e perdetevi nelle sue pasticcerie dove assaggiare la sfogliatella senza ricotta e i vari dolci. Spostatevi, quindi, verso l'interno del promontorio dove assaggiare, nel borgo di Minori, il Provolone del Monaco e la ricotta freschissima. Proprio quest'ultimo formaggio è l'ingrediente fondamentale dei Ndunderi, antichi gnocchi tradizionali. Raggiungete, infine, i ristoranti di Cetara, dove mangiare le alici.
Limoni di Amalfi - Autore ignoto, , via Wikimedia Commons
9. Calabria, lungo la costa tirrenica.
A Reggio Calabria, nonostante sia una città di mare, ha come protagonista sulle tavole il maiale. Insaccati come il capocollo, e le frittole, tutte le frattaglie dell'animale fritte in olio bollente. Ovviamente non perdetevi il buon pesce che i vari locali offrono. Assaggiate anche il pesce stocco(stoccafisso) che viene preparato in vari modi. Da Reggio risalite la costa tirrenica e fermatevi a Bagnara, dopo aver visitato l'elegante cittadina di Scilla. A Bagnara potrete gustare ottimi piatti di mare e i profumi della Grecia al ristorante Kerkyra (Corso Vittorio Emanuele II, 217). Proseguite verso nord fino a Tropea, famosa per le sue dolcissime cipolle rosse. Terminate il tour a Pizzo dove potrete assaporare l'ottimo Tartufo, prodotto dalle gelaterie della città.
10. Da Catania all'Etna, tra arancini e buon vino.
Un tour enogastronomico della Sicilia non può che partire da Catania. Mangiate gli spaghetti con i ricci di mare e il pesce grigliato, i cannoli e le cassate. Insomma, non rimarrete delusi. Fermatevi al ristorante Ambasciata del Mare (Piazza Duomo 6). Nei pressi visitate la Cattedrale di Sant'Agata e ammirate il Palazzo degli Elefanti (sede del comune) e "u Liotru", una statua in pietra lavica raffigurante un elefante, sormontata da un obelisco, simbolo della città. Non dimenticatevi di assaggiare gli arancini nei vari locali che offrono street food. Spostatevi a nord-est verso Acirealedove assaggiare nelle varie trattorie la pasta alla catanese, gli spaghetti alle zucchine fritte e ricotta salata, e le sarde a beccafico. Da Acireale salite lungo le pendici dell'Etna è immergetevi tra i vigneti lungo la Strada del Vino. Si tratta di un vero e proprio percorso enogastronomico, alla scoperta del territorio e dei migliori vitigni che crescono alle pendici del vulcano sulla nera terra. Qui si trovano oltre 20 aziende vitivinicole che fanno parte della "Strada del Vino dell'Etna".
Gli arancini catanesi - By Francesco Zala , via Flikr
Trovato questo articolo interessante? Condividilo sulla tua rete di contatti Twitter o sulla tua bacheca su Facebook. Diffondere contenuti che trovi rilevanti aiuta questo blog a crescere. Grazie! CONDIVIDI SU!
0 commenti :
Posta un commento