Parliamo di regole di abbinamento cibo-vino: l’Associazione Italiana Sommelier ha elaborato un metodo analitico e completo per stabilire con una certa attendibilità quali vini abbinare ai piatti.
La metodologia si basa sui criteri di concordanza e contrapposizione che devono portare al bilanciamento tra le sensazioni del cibo e quelle del vino: ogni piatto possiede delle caratteristiche predominanti che, una volta individuate, consentono di scegliere ed abbinare il vino giusto.
Le sensazioni del cibo si dividono in due macrocategorie: morbidezza e durezza.
All’interno della prima categoria troviamo:
Grassezza: è la sensazione che dà il grasso solido come il burro. Si riconosce ad esempio anche nel lardo e nel cioccolato.
Tendenza dolce: non va confusa con la dolcezza da presenza di zuccheri ma si ritrova in prodotti come pane, patate, frutta o formaggi.
Succulenza: è data dalla presenza di liquidi sia all’interno della preparazione, come ad esempio i brasati, sia dalla salivazione che viene prodotta durante la masticazioni di certi cibi come il pane o i formaggi
Untuosità: è data dalla presenza nella preparazione di grassi allo stato liquido come ad esempio l’olio d’oliva
fonte infografica: https://revuwire.com/food-wine-pairing-basics-infographics/
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